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Euro 2024, Kurtic? Il giro d'Italia e la rinascita a Bolzano: una storia incredibile

Claudio Savelli
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Per le squadre di bassa classifica italiana, Jasmin Kurtic è sempre stato un grande colpo di mercato. Lo acquistò l’Atalanta pre-Gasperini dal Sassuolo nell’estate 2015 per 3,8 milioni di euro, poi questa lo vendette ad una Spal che pensava di aprire un ciclo in serie A nel 2018 per 5,3 milioni, una cifra assurda per una società arrivata dalla serie C. Poi arrivò il Parma con lo stesso ragionamento: serve un centrocampista che garantisca rendimento nella massima categoria? Beh, Kurtic! E allora ecco 4,9 milioni per assicurarselo nel 2020. Peccato però che il Parma fallisca la missione quell’anno e termini ultimo e retrocesso, prima di essere sistemato dal nuovo patron Krause: Kurtic, per questioni di ingaggio, è troppo perla B in quel momento e allora va prestato per due anni al Paok, in Grecia, dove mette insieme una discreta quantità di presenze nel primo anno, tra cui 9 in Conference League, ma poi cala nel secondo. E così viene dimenticato, o semplicemente ignorato, dalle italiane che non possono permettersi questo usato sicuro di lusso, dunque il Parma lo regala al CS Universitatea Craiova, club rumeno dell’omonima città. Kurtic va, ché a 33 anni non si è mica vecchi per giocare a calcio, soprattutto se in Romania. Ma il matrimonio dura solo qualche mese, fino a Natale, poi qualche divergenza e promessa mancata soprattutto dal punto di vista contrattuale: gli stipendi non pagati portano lo sloveno a dire basta, grazie e arrivederci.

C’è anche il desiderio di tornare in un calcio nobile, fortificato dalla buona forma: 17 gare e 2 reti fanno credere a Kurtic di poter essere ancora utile a qualche causa italiana. Intanto la Slovenia tiene botta e sembra poter dire la sua in un girone di qualificazione all’Europeo piuttosto semplice, con la Danimarca come testa di serie e la sola Finlandia con cui duellare, visto che le altre sono Kazakistan, Irlanda del Nord e San Marino. Così arriva l’accordo per svincolarsi ed essere libero di decidere il proprio destino. Per sei mesi si allena da solo, di smettere non se ne parla proprio perché c’è Euro 2024 all’orizzonte e il ct Kek vuole l’esperienza di Kurtic in rosa.

 

Arriva il Sudtirol. Una proposta breve, contratto di soli sei mesi, ma seria perché la squadra è reduce dai playoff di serie B e ha intenzione di mantenere la categoria. E poi è un cambio di vita nient’affatto malvagio, considerando come si sta a Bolzano con le montagne a portata di mano. Kurtic firma e accompagna, con 14 presenze condite da un gol e un assist, il Sudtirol a un comodo 12esimo posto. Entra nei 30, poi nei 26, e contro la Danimarca entra al posto di Sesko nei minuti di recupero. Gioca una manciata di secondi. Potrebbe sembrare un oltraggio per un uomo da 91 presenze in Nazionale, invece è un omaggio: Kurtic, a 35 anni, ha fatto esordio in un Europeo. Oggi alle 15 (diretta Sky Sport) contro la Serbia si candida a titolare, e potrebbe dare una svolta alla storia della Slovenia, oltre che a guadagnarsi una nuova squadra per il prossimo anno.

 

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