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Euro 2024, la lezione di Davide Frattesi ai procacciatori di polemiche

Fabrizio Biasin
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La conferenza stampa di Davide Frattesi, centrocampista dell’Inter, ci consente di andare “oltre” il giocatore. Il giocatore hanno imparato a conoscerlo più o meno tutti, anche mia zia: al primo anno in nerazzurro ha messo insieme 42 presenze in tutte le competizioni, con 8 gol e 7 assist. Un’enormità se si valuta il rapporto tra minuti in campo (1555) e “cose buone” portate ai campioni d’Italia (è pur sempre un centrocampista). Ancora meglio in Nazionale, “paradiso azzurro” che lo vede già a quota 4 gol da quando Spalletti è diventato Ct (10 partite totali). Il merito è della sua rara qualità nel sapersi buttare negli spazi e bla bla bla, ché certe cose le avete già lette ovunque.

Ieri, però, il ragazzo ha parlato in conferenza e, laddove in tanti ti fanno venire litrate di latte alle ginocchia, il sciur Davide ti ha fatto capire perché “giocare bene a calcio” è molto, ma non è tutto. Sorridente, mai antipatico, ben disposto, capace di dire quel che pensa senza troppi giri di parole. E voi direte: «Addirittura?». Addirittura. E uno: «Spalletti mi richiama spesso? La prendo bene, vuol dire che ha fiducia in me». E due: «Gioco meno all’Inter? Credo non sia mai facile calarsi il primo anno in una squadra arrivata in finale di Champions, la mia gestione dia parte di Inzaghi credo sia stata giusta. Forse dovrei mettermi la maglia della nazionale sotto quella dell'Inter!». E tre.

 

 

«I tanti nerazzurri in Nazionale? Essere stati insieme tutto l’anno aiuta molto. A volte non c’è nemmeno bisogno di parlarsi, tutto viene in automatico. Un po’ come per me in certe azioni con Scamacca. Qualcosa di quanto fatto all’Inter ce lo siamo portati qui». E quattro: «Lo spirito di gruppo? Il tempo libero in ritiro lo passiamo prevalentemente in Sala giochi. Ci sono PlayStation, ping pong, biliardo e flipper. Il dopo cena passiamo un paio d’ore lì, tutti insieme. È lì che si forma il gruppo. Con molti ho legato anche così, come con El Shaarawy, a ping pong facciamo dei bei due contro due... Scamacca invece la spara sempre. A biliardo sono forti Pellegrini e Bastoni». E cinque: «La Spagna? Individualmente sono avanti a noi. Dobbiamo mettere in campo lo spirito italiano del saper soffrire e lottare. Se la mettiamo sui duelli sarà molto difficile». Sembra addirittura un ragazzo normale e continueremo a pensarlo fino a quando un bel giorno salterà fuori un procuratore qualunque e chiederà 23424234 miliardi di commissione.

 

 

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