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Nicolò Barella, Spalletti trema: "C'è da tornare a correre", altra tegola sull'Europeo?

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Contro la Turchia per l'Italia uno 0-0 deludente, nonostante il palo di Bryan Cristante colpito nel finale. E per Luciano Spalletti c’è da valutare anche il problema di Nicolò Barella, l’elemento con più personalità, esperienza e spessore della rosa. Il più abituato a fare le due fasi a 360 gradi, mentre Meret ha sentito una contrattura e si è fermato mercoledì mentre era stato annunciato titolare contro l’Under 20 e lo stesso vale per Folorunsho, affaticato.

Nella sfida di Bologna, il centrocampista dell’Inter ha accusato un affaticamento al retto femorale destro: consigliato lo stop e accertamenti clinici, che hanno escluso lesioni, ma non la necessità di evitare peggioramenti. Si parla di due o tre giorni di riposo per tornare al lavoro: "Mi fido dei miei medici, secondo loro è quasi certo che possa recuperare per l’Albania, sono fiduciosi”, le parole di Barella che per la prima dell’Europeo vuole esserci. 

 

Però bisognerà vedere anche “lo sviluppo delle cose: c’è anche da cominciare a correre”, sono le parole di Spalleti. Traduzione: impossibile pensare di non “aspettare” Barella, ma anche trascurare il problema se il miglioramento previsto non arrivasse in tempi brevi. Le alternative in caso di assenza di Barella sono Fagioli e Ricci: uno dei tre ballottaggi che tengono ancora in sospeso la “questione tagli”, assieme a quello nato ieri per il terzo portiere (Meret o Provedel) e a quello di un esterno (Zaccagni o Orsolini, più che Bellanova, che pare più funzionale per un eventuale 3-5-2). I primi due “sanno giocare a calcio — dice Spalletti — Portarli entrambi mi sembra difficile, ma il ballottaggio potrebbe andare più in là se Barella...". Al momento, di là di Cristante, proprio entrambi rappresentano una soluzione per rimediare ad un’emergenza a cui nessuno, a cominciare dal c.t., oggi vuole neanche pensare.

 

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