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Antonio Conte firma col Napoli e si scatena subito il caos: "Capitano ammutinato"

Gabriele Galluccio
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 Oggi dovrebbe essere il giorno del tweet presidenziale che annuncia Antonio Conte al Napoli. La disastrosa stagione post-scudetto, la peggiore mai disputata da una squadra con il tricolore cucito sulla maglia, è stata archiviata ma non dimenticata. Per questo motivo Aurelio De Laurentiis ha deciso di puntare forte, anche in termini economici, su Conte, che gode di una reputazione tale da essere ritenuto una garanzia di successo. Il suo ingaggio è sinonimo di ambizione, nonostante per la prima volta dopo 14 anni il Napoli sia rimasto fuori dalle coppe europee.

De Laurentiis (che ieri ha cenato a Roma con il leccese) vanta una certa tradizione di grandi allenatori: dopo Benitez, Sarri, Ancelotti e Spalletti tocca a Conte, che verrà pagato circa 6 milioni più 2 di bonus a stagione fino al 2027. Nel contratto non è prevista alcuna clausola “via di fuga”, segno che le parti si sono scelte con convinzione. Conte a Napoli troverà diverse criticità da risolvere, a partire dalla situazione di Di Lorenzo, capitano “ammutinato” che vorrebbe la cessione. Poi c’è da procedere con il rinnovo di Kvaratskhelia per allontanare le sirene del Psg e va trovato un acquirente per Osimhen. In entrata la priorità è chiaramente la difesa: Buongiorno del Torino è il profilo ideale dal quale ripartire.

 

 


Intanto Raffaele Palladino è ufficialmente diventato il nuovo allenatore della Fiorentina: ha firmato un contratto fino al 2026. Raccoglie l’eredità di Vincenzo Italiano (che potrebbe finire al Bologna, dove giocherebbe la Champions), che è quella di tre finali consecutive perse. Il Monza ha individuato il sostituto in Marco Baroni: c’è già stato un incontro tra Galliani e l’artefice della miracolosa salvezza del Verona. Tra la Lazio e Igor Tudor si prova ad andare avanti nonostante le divergenze sulle strategie di mercato. Si era vocificerato di un clamoroso ritorno di Maurizio Sarri, che ha ricevuto una ricca offerta in Grecia dal Panathinaikos, ma l’ha rifiutata: è evidente che preferirebbe trovare in Italia un progetto “arrapante”, come lui stesso lo ha definito.

 

 

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