Sinner, la sparata del coach di Moutet: "Deluso, colpa del pubblico"
Un primo set dominato per 6-2 (dopo un parziale iniziale di 5-0) ma un k.o. che comunque fa male, davanti al suo pubblico. Quello di Corentin Moutet, che ha perso la sfida del quarto turno, valevole per gli ottavi di finale del Roland Garros, contro Jannik Sinner.
Il numero due al mondo si è imposto in quattro set dopo aver replicato nel secondo set e cambiato il corso del match con il break all’inizio del terzo. Comunque un buon percorso per Moutet, che tra qualche nervo esce dall’Open di Francia. Incredibile ma vero, il suo allenatore Petar Popovic ha criticato l'atteggiamento del pubblico presente al Philippe-Chatrier, accusandolo di non aver spinto a sufficienza il proprio beniamino: "Ha iniziato molto bene con un set e un break — le parole del tecnico — ma sono rimasto deluso per lui dal fatto che il pubblico non abbia spinto di più. Le sue prime tre partite sono state uno spettacolo e la folla sugli spalti lo ha trascinato. Stavolta in molti erano presenti solo per fare numero: credo che quando giochi sul Lenglen, si vivono partite differenti".
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Il tecnico di Moutet ha comunque riconosciuto la superiorità di Sinner, ma resta convinto che con una spinta maggiore del pubblico il risultato poteva essere diverso: "A un certo punto Sinner è cambiato — ha concluso Popovic — Da qualche mese è il miglior giocatore del mondo, non mentiamo. Ma se avesse giocato in un'atmosfera diversa, forse le cose sarebbero andate diversamente. È un giocatore incredibile, che ha avuto molto successo. Ha trovato il suo ritmo e ha iniziato a servire in modo molto preciso e in aree complicate con molta potenza. L'unica possibilità di batterlo era che 10mila persone spingessero Corentin in modo ancora più netto".
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