Thiago Motta alla Juve, Mingardi sbotta: "Grazie e fanc***o"
La Champions e poi l’addio. Ha fatto sempre rumore Thiago Motta questa stagione, autore di una stagione meravigliosa col suo Bologna prima di salutare la piazza rossoblù con le lacrime agli occhi. Una comunione di sentimenti che è stata ricambiata da un tifoso doc come Andrea Mingardi.
Il cantautore bolognese ha fatto a pezzi l’italo-brasiliano con un lungo post su Facebook: "Quando ce vo' ce vo' e non ce l'ho con nessuno — premette l'83enne — Ma questa festa mancata del 3-3, del commiato e di un terzo posto mancato, soprattutto davanti alla Vecchia Signora, mi ha tolto quella gioia sfrenata che provavo alla fine del primo tempo. Ora che sono più calmo, mi esprimo meglio".
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Secondo Mingardi, “Moggi è stato il capro espiatorio di un sistema che usavano tutti — dice ancora — Zhang se mette un piede in Cina gli pignorano anche i maroni, Marotta ne sa una più del diavolo, gli americani del Milan hanno fatto fuori Maldini in un amen, di Lotito è meglio non parlare, per Gasperini a Napoli saranno ca***zi a… mare, gli altri vagano in situazioni economiche discutibili, cioè, fanno goal coi debiti, il Manchester ha oltre mezzo miliardo di sterline di deficit… Di cosa stiamo parlando? Di una melma che a parte qualcuno, noi del Bologna, rischia di inghiottire il calcio".
Dunque, un allenatore “che viene dalla cannella del gas, una Spezia… si presenta e per c***o o grande capacità dopo sessant'anni ci porta in Champions — attacca Mingardi — Ma non solo, ha l'opportunità di diventare un eroe… nazionale restando a sviluppare il suo talento e quello dei suoi giocatori in un luogo pulito che, fra l'altro lo ama alla follia, e va alla Juve?! Il simbolo di tutto ciò che nel calcio sarebbe meglio non fare: usare sotterfugi, potere, trucchi, conteggi dubbi e pressioni di ogni tipo. In più, cazzissimo, ti porti via anche qualche giocatoreee?!".
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Poi l’83enne cantautore ha concluso: ”Se qualcuno che legge preferisce non capire lo smacco, lo faccia pure, mai vorrei offendere alcun tifoso che ha il diritto di amare chiunque, ma che se obiettivo, non può non afferrare il senso di un'occasione perduta, per un uomo, per un allenatore bravo e un campione indiscusso. A Bologna venga chi vuole ma mi raccomando, deve capire anche in quale luogo arriva e rispettarlo addirittura oltre la vittoria a qualsiasi costo. Faremo la nostra Champions, con la quadra che sarà e prenderemo le gioie che verranno, se verranno”. Prima di un insulto finale: "Ma dal momento che noi non siamo ingrati: caro Thiago, ciao, grazie e fanc***o! Non ti capiterà mai più l'occasione di essere un eroe!".