Bologna-Juventus, show al Dall'Ara: 3-3 pirotecnico che vale la Champions
areggio pirotecnico al 'Dall'Ara' tra Bologna e Juventus nella gara valida per la 37/a giornata di Serie A. Calafiori sblocca il risultato al 2' con un sinistro in area di rigore, Castro raddoppia all'11'. Nella ripresa ancora Calafiori, con un elegante tocco sotto, trova il tris all'8'. La gara sembra chiusa, ma un quarto d'ora dalla fine, dopo un errore in disimpegno di Lucumì, Chiesa accorcia le distanze. Gli ospiti tornano a crederci e nel giro di due minuti, al 38' e 39', pareggiano i conti con la rete su punizione di Milik e il tiro da fuori area di Yildiz. Da segnalare tra i bianconeri il ritorno in campo di Fagioli, al 26' del secondo tempo, dopo la lunga squalifica per il caso scommesse. La squadra di Motta sale così a 70 punti, blindando il terzo posto, mentre quella di Montero - all'esordio sulla panchina della Vecchia Signora dopo l'esonero di Allegri - rimane ferma a quota 67.
"Oggi è un giorno di grande festa per il Bologna, dobbiamo goderci questo momento tutti insieme. Del futuro parleremo internamente con il presidente, quello che decideremo lo comunicheremo insieme. Adesso è il momento di goderci la festa, questo momento bellissimo e di continuare con questa energia positiva". Lo ha detto il tecnico del Bologna Thiago Motta ai microfoni di Dazn dopo il pareggio casalingo (3-3) contro la Juventus.
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"Dopo una vittoria importante come quella ottenuta da questi ragazzi mentalmente un po' si cala. Purtroppo abbiamo trovato una delle migliori squadre in questo momento, abbiamo faticato e si è visto. C'è stato un calo, poi è uscito l'orgoglio dei ragazzi che hanno dimostrato l'attaccamento che hanno per questa maglia". Lo ha detto il tecnico della Juventus Paolo Montero ai microfoni di Dazn dopo il pareggio ottenuto in rimonta contro il Bologna. "Il gol del 3-3? E' una sensazione speciale per me, non so come descriverla, mi hanno dato una gioia importante - ha raccontato - Io sono qui da due giorni, mi hanno trattato con molta umiltà, loro non mi conoscono. Per ottenere certe vittorie bisogna essere grandi uomini, per me loro lo sono".
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