Novak Djokovic, in ospedale dopo la borraccia sulla testa: cosa hanno detto i medici
Tanto spavento, ma alla fine la borraccia presa in testa da Novak Djokovic a Roma, al termine del match vinto contro Moutet, non ha causato nulla di grave al serbo, caduto però contro Alejandro Tabilo nel match dei sedicesimi di finale. Nonostante il numero uno al mondo avesse giocato sottotono contro il cileno, tanto da uscire con un pesante 6-2 6-3. Nole ha voluto così capirci di più e rientrato a Belgrado è andato subito a fare visita al Centro Emergenze di Belgrado, con l'elettroencefalogramma.
Arrivato nella struttura da un ingresso laterale, ne è uscito poco dopo sorridente. Secondo quanto riportato dal tabloid serbo Republika, i risultati dell'esame sono stati subito disponibili e comunicati al numero uno al mondo quando quest'ultimo si trovava casa: tutto a posto e nulla di strano. Un sospiro di sollievo per il serbo, dunque, visitato dal neurologo Sean Mullen che, attraverso l'intelligenza artificiale, aveva calcolato la forza del colpo subito da Djokovic. In pratica una bottiglia di quelle dimensioni caduta da un'altezza di due metri produce una forza di circa 79,2 newton: come se un cane di media taglia gli fosse saltato addosso.
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Lo stesso medico ha parlato di possibili conseguenze come nausea, disturbi cognitivi capaci di influenzare coordinazione, l'elaborazione sensoriale e il gioco in campo in generale di Djokovic. Per questo Djokovic non ha perso tempo per sottoporsi agli esami, che hanno fugato a quanto pare ogni dubbio sulle sue condizioni. La strada per la prossima vittoria ripartirà dunque da Parigi, dove il numero uno vuole arrivare in fondo, almeno in finale, per non lasciare la vetta dell’Atp a Jannik Sinner.
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