Milan-Cagliari, pokerissimo nell'ultima a San Siro: 5-1 a Ranieri
La vittoria nel silenzio. Il Milan batte 5-1 il Cagliari nella 36esima giornata di Serie A, torna alla vittoria dopo un periodo nero e puntella il secondo posto. Tre punti arrivati nel silenzio di San Siro con la Curva Sud in protesta contro la dirigenza. Brutto ko, invece, per il Cagliari che dovrà ancora lottare per salvarsi. Sorride, dal divano, il Lecce che con questo risultato celebra la salvezza.Stefano Pioli lascia fuori Theo Hernandez e Leao e si affida al trio Chukwueze, Giroud, Pulisic. In casa Cagliari, Claudio Ranieri schiera un 4-5-1. Particolarità: le due squadre, per la prima volta nella storia del campionato, scendono in campo con i nomi materni sulle maglie in omaggio alla Festa della Mamma.Avvio lento in un San Siro che sta in silenzio in polemica con il club rossonero.
La prima emozione del match la regala Yerry Mina che ha un 'battibecco' con Giroud. Risultato: maglia strappata. All'11' arriva il primo tiro in porta con Florenzi che ci prova al volo. Scuffet c'è. Al 21' il Cagliari spreca una potenziale occasione: Gabbia scivola, ne approfitta Luvumbo che si invola verso l'area di rigore, ma sbaglia il passaggio decisivo per Shomurodov. Passano pochi minuti ed è ancora Luvumbo in ripartenza. Questa volta il numero 77 sardo arriva alla conclusione, ma Sportiello para senza patemi. Al 36', quasi all'imporvviso, il Milan passa in vantaggio. Azione dalla sinistra con un batti e ribatti in area risolto da Bennacer che insacca regalando a San Siro un filo d'entusiasmo. A inizio ripresa Pioli opera un triplo cambio: fuori Gabbia, Chukwueze e Giroud, dentro Tomori, Okafor e Leao. È proprio il portoghese a regalare la prima emozione della seconda parte di gara, colpendo la traversa su cross di Pulisic. Al 55' Sportiello compie una gran parata su Shomurodov, ma l'azione è cancellata da fuorigioco. È solo una parentesi. Al 59' Leao lancia Pulisic, il numero 11 arriva davanti al portiere e non sbaglia. È 2-0, ma il clima della Curva Sud non cambia. Qui campeggia uno striscione di protesta: "Noi pretendiamo e meritiamo una società forte e vincente".
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Il Cagliari però si rimbocca le maniche e riparte. Ci prova Deiola su punizione, ma Sportiello respinge. La buona volontà dei sardi è premiata dal gol che accorcia le distanze. Segna Nandez che insacca un cross di Zappa. È 2-1. Il silenzio di San Siro si mischia alla paura. Ci pensa Reijnders, però, a scacciare ogni sorta di timore con un gran tiro dai 18 metri su cui Scuffet può nulla. È il gol del 3-1. E se la Curva Sud continua a stare in silenzio, il resto dello stadio intona un coro di giubilo. Il Cagliari in realtà avrebbe l'occasione per accorciare di nuovo: su azione d'angolo Shomurodov colpisce la traversa. All'83' Leao chiude ogni discorso mettendo a segno il 4-1 dopo un'azione a campo aperto. È una sorte di liberazione, il Milan gioca sciolto e all'87' arriva il 5-1 di Pulisic
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