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Jannik Sinner sbrocca in campo: "Ragazzi, tenetemi". Perché l'urlo è un mistero

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Non lo ferma neppure il dolore all'anca: Jannik Sinner, martedì 30 aprile, è sceso in campo al Masters 1000 di Madrid contro il russo Karen Khachanov e ha vinto, soffrendo, in rimonta. Una clamorosa prova di forza. E soprattutto di testa. L'altoatesino strappa il ticket per i quarti di finale del torneo e ottiene 200 punti in più nella classifica Atp, bottino che potrebbe salire di vittoria in vittoria e che lo avvicina a Novak Djokovic, ossia al numero 1 al mondo nel ranking.

E durante la partita con Khachanov, Jannik si è reso protagonista di una scena per lui piuttosto inusuale: incredibile ma vero, ha alzato la voce rivolgendosi al suo staff. Una frase che hanno notato in molti: "Ragazzi, tenetemi!", ha urlato l'azzurro.

L'episodio è avvenuto nel terzo set, in un momento determinante della partita: eravamo sul 2-1 per Khachanov, Jannik al servizio sul 30 pari. E a quel punto ecco che grida, con tutta probabilità al suo box, quel "ragazzi, tenetemi!". Poi due punti strepitosi, il game vinto e successivamente il break che instrada l'azzurro verso la vittoria.

 

Ci si interroga, però, su quella frase, il cui significato non appare del tutto chiaro, anche perché nella successiva conferenza stampa Sinner non ne ha parlato. L'ipotesi prevalente è che si trattasse di una sorta di invocazione al suo angolo, una richiesta di aiuto, di sostengo. Ma c'è un'altra ipotesi altrettanto accreditata: si trattava di uno sfogo contro l'avversario? Forse Jannik si era innervosito per qualcosa che Khachanov aveva fatto o detto e non era stato percepito? Il mistero continua. Per certo, un urlo di Jannik Sinner in campo è una assoluta rarità...

 

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