Calhanoglu, la rivincita sul Milan: "Ripagato per la sofferenza, scudetto con l'Inter speciale"
Due anni fa il “tradimento” al Milan gli portò l’odio dei tifosi rossonero e in particolare quello di Zlatan Ibrahimovic, che quando esultò per la vittoria dello Scudetto, a bordo del bus scoperto, impugnò un microfono e aizzò la folla urlando "mandategli un messaggio” (di insulti). Adesso però, dopo la vittoria del 20° Scudetto nel derby, è il turco che ha rispedito tutto al mittente. Ha goduto per il trionfo in campionato (è il primo della carriera), ma non si è lasciato avvelenare dai commenti di rancore della sua ex squadra.
E a Il Giornale ha parlato di una vittoria “che per me è stata una grande rivincita”, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa. Calhanoglu e i suoi compagni hanno zittito in campo il Milan e i suoi tifosi, ghiacciati per aver ceduto uno Scudetto in casa propria (per la prima volta nella storia di un derby). "Ho sempre sognato di conquistare lo scudetto con un grande club — le sue parole — Farlo con l'Inter per me ha avuto un valore speciale. Anzitutto, perché mi ripaga della sofferenza che provato quando sono arrivato qui e il titolo è andato al Milan.
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Come faccio a non pensare a tutto quello che è stato fatto a me e alla mia famiglia, alle cose che abbiamo subito? Ho fatto l'unica cosa giusta: stare in silenzio e concentrarmi solo sul lavoro. Sapevo che sarebbe arrivato il momento del riscatto. Così è stato e questo successo mi ripaga di tutto”. Per il turco si tratta dell’emozione a suo dire più bella della carriera: "Era tutto scritto. Dio voleva così perché lui sa che io non ho meritato quello che mi hanno fatto".
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