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Jannik Sinner, il padre di Tsitsipas: "Il Dio greco ci ha aiutato sul punto di Sinner"

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L’uscita alle semifinali di Monte Carlo per Jannik Sinner è arrivata un po’ a sorpresa. In controllo del gioco nel terzo set, in occasione del turno di battuta di Stefanos Tsitsipas, sul punteggio di 3-1 per Jannik, il 22enne non si è visto chiamare fuori la seconda di servizio del greco da parte della giudice Aurelie Tourte, che già a velocità naturale era sembrato fuori. Il punto è proseguito invece ed è finito nelle mani del greco (vincitore in finale poi su Ruud) e per l’azzurro non è arrivato così il secondo break di vantaggio che avrebbe chiuso il match.

Alla fine, il greco ha potuto rimontare sfruttando anche il crampo al ginocchio destro di Jannik. E suo padre, Apostolos, ha sfogato tutta la sua gioia in una recente intervista: “Se il Dio greco ha aiutato mio figlio in quel punto non dato a Sinner? Una domanda molto difficile a cui rispondere, non sono sicuro che sarei qui adesso (ha risposto ridendo, ndr)”. Sicuramente, però, “la nostra energia positiva, che è molto, molto importante nello sport e in generale nella vita, ci ha aiutato. Ogni giorno dobbiamo svegliarci con un'energia positiva”, ha aggiunto Apostolos Tsitsipas.

 

 

E sulla vittoria “quando si superano tutte queste difficoltà, tutti questi ostacoli dopo una settimana difficile, sappiamo bene cosa significa giocare a questi livelli, è una grande liberazione per tutti, per la squadra — ha detto ancora — È sicuramente una soddisfazione riuscire a farcela, a trarre il meglio da questa situazione. Questa è la sensazione”. Intanto la preparazione alla stagione sulla terra rossa prosegue “e sarà ancora lunga — ha concluso Apostolos — Se il corpo di Stefanos sta bene, giocherà a Barcellona la prossima settimana. Poi ci sarà il Masters di Roma e poi il Roland Garros. Questo dimostra che è in buona forma. La sua preparazione ha già visto dei risultati. Si spera che sia fresco e che vada al Roland Garros con la migliore prestazione possibile”.

 

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