Roma-Lazio, decide il gol di Mancini: giallorossi verso la Champions
Ci voleva un 'totem' che ha fatto la storia del club per restituire una gioia da derby alla Roma. Daniele De Rossi non stecca e al debutto si prende la sua prima stracittadina da allenatore. Classe, grinta, cuore e testa, quella di Gianluca Mancini, autore del gol vittoria sul finire del primo tempo, hanno permesso ai giallorossi di tornare al successo dopo due anni, spezzare un digiuno di reti che durava da quattro derby e consolidare così le proprie ambizioni per un posto nell'Europa che conta cacciando indietro la Lazio, alla sua ultima vera occasione per poter provare la lunga rincorsa. Dopo il mezzo passo falso con il Lecce la Roma ricomincia a correre, la Lazio invece cade ancora dopo la sconfitta contro la Juventus in Coppa Italia dimostrando di non essere ancora guarita dopo 'addio di Sarri che di derby ne aveva portati a casa quattro degli ultimi sei. Dopo una battaglia combattuta soprattutto sui nervi, il lungo pomeriggio capitolino, iniziato in mattinata con alcuni scontri tra tifoserie e l'arresto di capi ultrà laziali, finisce con la Roma che non riesce a staccarsi dalla Curva sud e De Rossi che al fischio finale sveste i panni dell'allenatore e gioisce come quando era calciatore, lui che di derby sul campo ne ha disputati 14.
Con questo successo la squadra giallorosso consolida il quinto posto e si avvicina a due punti dal Bologna impegnata domenica contro il Frosinone mentre la Lazio rischia di sorpasso dal Napoli, domani a Monza, restando settima a 46 punti. De Rossi, al suo primo derby da tecnico cambia cinque giocatori rispetto alla gara di Lecce inserendo Dybala ed El Shaarawy titolari davanti con Lukaku. Senza lo squalificato Ndicka, spazio a Llorente al fianco di Mancini, Celik e Angelino. Nella Lazio Tudor, (debutto al derby anche per il croato), si affida subito a Immobile.
La Roma parte forte e si fa pericolosa al 3' con un conclusione dalla distanza di Paredes con la palla che si spegne poco sopra la traversa. La Lazio, che attende per ripartire, risponde subito in contropiede con Immobile che su assist di Isaksen entra in area, conclude sul primo palo spedendo il pallone sull'esterno della rete. Sono i primi squilli di una sfida equilibrata, con poche occasioni da rete, tanta densità in mezzo al campo, preparata dai due tecnici con l'obiettivo di disinnescare subito le intraprendenze dei rivali. La squadra di De Rossi spinge per vie centrali, la Lazio aspetta con ordine senza farsi scoprire ma al di là della tattica il match è intenso. Non c'è un atteggiamento attendista ma tanto equilibrio in mezzo al capo. Tudor chiede più aggressività agli attaccanti in fase di non possesso per aumentare l'intensità della pressione, De Rossi invita a spingere soprattutto sulla fascia di sinistra (Angelino ispirato) dove la Lazio mostra più affanno. E con il passare dei minuti è la Roma a crescere, trovare maggiore confidenza e fiducia sfruttando un leggero arretramento dei difensori biancocelesti. Al 34' su una giocata du Dybala, Celik schiaccia di testa il pallone sotto porta fallendo una buona occasione. La Lazio trova il modo di rispondere con azioni manovrate nel tentativo di sfondare al centro non trovando però un ricevitore in mezzo all'area. Al 41', ancora una volta partendo da sinistra è la Roma a farsi pericolosa con appoggio di Angelino per El Shaarawy che consegna un pallone in area velenosissimo. È il segnale di una squadra in crescita nella gestioen del pallone. E un minuto dopo arriva la rete: sugli sviluppi di un angolo deviazione sottoporta di Mancini che, precede Romagnoli, e mette in porta il cross morbido di Dybala. A far esplodere la curva giallorossa è il giocatore che nei minuti iniziali del match sembrava dover uscire per una indisposizione.
La Roma non segnava dai quattro derby precedenti, dal marzo del 2022 con Pellegrini, un'attesa lunga 451 minuti che fa esplodere la curva giallorossa. La rete segnata a ridosso dell'intervallo permette alla Roma di iniziare la ripresa con ancora maggiore fiducia. Pellegrini con un destro a giro su punizione sfiora la traversa, poi l'occasione per il 2-0 finisce sui piedi di El Shaarawy che colpisce il palo su sponda di Lukaku. La Lazio, rientrata in campo con tre cambi (Pedro, Patric e Castellanos al posto di Isaksen, Romagnoli e uno spento Immobile) è a tratti stordita ma trova comunque le forze per reagire trovando soluzioni in campo aperto. Kamada va a segno al 62' ma in posizione di netto fuorigioco su passaggio di Guendouzi poi ci prova Felipe Anderson su punizione. Cresce la tensione in campo con scintille tra Dybala, prezioso in fase di non possesso, e il centrocampista francese. L'arbitro è costretto ad estrarre più di un cartellino giallo, il match si infiamma e diventa sempre più spezzettata. Dopo aver inserito Spinazzola nell'ultima mezz'ora, al 78 De Rossi getta nelal mischia Abraham, che mancava dall'ultima partita di campionato della scorsa stagione, al posto di Dybala e Smalling per Angelino. Il doppio centravanti serve per alleggerire la pressione della Lazio che spinge facendo entrare anche Luis Alberto per Vecino e Luca Pellegrini per Marusic.Il finale è ad alta tensione, si combatte su ogni pallone, senza esclusione di colpi, a volte anche proibiti. La Roma collezione quattro ammonizioni in 10' ma regge l'urto scomposto della Lazio potendo liberare così la sua gioia dopo due anni amari.