Milan, altra vittoria: Lecce spazzato via, secondo posto (quasi) in cassaforte
In attesa dell'andata del derby europeo contro la Roma, il Milan centra la quinta vittoria di fila in campionato battendo il Lecce 3-0. A San Siro Pulisic e Giroud firmano il primo tempo, Leao piazza invece la zampata nella ripresa: i rossoneri di Stefano Pioli salgono momentaneamente a meno 11 dall'Inter capolista allungando a 9 punti di vantaggio sulla Juve terza. Gli uomini di Gotti, in dieci per poco più di un tempo (espulso Krstovic), si fermano dopo due risultati utili consecutivi restando a quota 29 a +4 sulla zona retrocessione.
Neanche tre minuti sul cronometro e i salentini si rendono subito pericolosi con un tiro di Gonzalez che sibila a centimetri dal palo, mentre dall'altra parte parte, al primo tentativo, i rossoneri colpiscono immediatamente: Chukwueze si avventura in uno slalom ed offre a Pulisic, che dal limite dell'area fulmina Falcone per l'1-0. Lo statunitense va vicino al raddoppio una manciata di minuti più tardi con un colpo di testa parato dal portiere, poi al 20' ci pensa Giroud a firmare il 2-0 proprio di testa sul corner battuto da Adli. Nonostante il doppio colpo incassato i giallorossi non danno la sensazione di gettare subito la spugna, anzi a ridosso della mezz'ora colpiscono una traversa ancora con un pericolosissimo Gonzalez, sfortunato di testa sul lancio di Ramadani. Prima dell'intervallo però si complica ulteriormente la gara per il Lecce, costretto a restare in inferiorità numerica a causa di un rosso diretto sventolato a Krstovic per una gamba troppo alta su Chukwueze.
"Come Leao o addio": l'aut-aut di Mike Maignan, il Milan adesso trema davvero
Nella ripresa così il Milan può gestire e al 57', nel frattempo, chiude i conti con Rafa Leao che segna dopo una sublime palla in verticale di Adli (tante le proteste ospiti per una mancata interruzione del gioco dopo un colpo alla testa subito da Almqvist). Qualche minuto più tardi Theo sfiora l'eurogol che sarebbe valso il poker, colpendo una traversa con un gran mancino dalla distanza. Nel finale invece sono Falcone prima e Gendrey poi a dire di no al neo entrato Jovic, protagonista con due conclusioni ravvicinate in pochissimi secondi.
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