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Jannik Sinner, la frase a sorpresa del coach Cahill: "Cosa fa uno come lui"
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La Sinner-mania è ormai una macchia propagatasi in tutto il mondo. Tutti ne parlano, tutti lo ammirano e lo osservano con curiosità, cercando di capire come un ragazzo di 22 anni stia riuscendo a spaventare tutti i grandi del tennis del globo terracqueo. Del suo successo e dell’ascesa a numero 2 del ranking ATP, con vista sul più alto gradino del podio, ne ha parlato anche uno degli allenatori di Jannik, Darren Cahill, intervistato dai microfoni di Sky Sport e la prima cosa che balza all’occhio è il carattere autentico di Sinner, grintoso in campo quanto mite fuori. Queste le parole di Cahill: “Non finge di essere una persona diversa da chi è realmente. È davvero un bravo ragazzo”.
Ora che i successi aumentano, però, aumenta anche la pressione, ma Cahill è sereno: “So che i tifosi e giornalisti si concentrano sul ranking, ma noi non ne abbiamo mai parlato. Per me la classifica riflette il lavoro che si svolge quotidianamente. Jannik è giovane, ha 22 anni: ho fiducia che riuscirà a raggiungere tutti i suoi obiettivi e a realizzare tutti i suoi sogni. A dire il vero questo è già avvenuto agli Australian Open, ma penso che lui possa ancora migliorare molto, giorno dopo giorno e questo gli permetterà di vivere momenti ancora più belli".
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Ora comincia la stagione sulla terra rossa con il torneo di Montecarlo, dove Sinner farà da padrone di casa, visto che è lì che risiede e Cahill non ha dubbi che possa far bene anche lì: “Penso che il suo tennis possa essere fantastico sulla terra rossa, ha tutte le caratteristiche adatte: si muove benissimo sulla superficie, riesce a generare grande potenza da fondocampo, è migliorato molto al servizio e soprattutto sa chiudere i punti a rete. In questo lui è un po’ come Rafa, che ovviamente preferiva giocare da fondocampo, ma che, sulla terra rossa, sapeva anche andare bene a rete ed era velocissimo nel farlo. Chi ci riesce con continuità, finisce per spaventare gli avversari e mandarli in panico".
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