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Jannik Sinner, il piano per diventare numero 1: missione sulla terra rossa

Fabrizio Biasin
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C’è stato un periodo - neanche troppo lontano - in cui il successo di un tennista italiano in un Atp250 era visto come un’impresa bestiale, una roba da festeggiare come fece il padre del Figliol Prodigo il giorno del ritorno all’ovile del Prodigo. Una roba da vitello grasso messo sulla griglia e fuochi d’artificio, insomma.

Oggi siamo nel mondo alla rovescia, quello in cui una vittoria azzurra a Miami (Atp 1000, appena sotto gli Slam) diventa normalità, una cosa quasi scontata, anche se non lo è affatto. Il merito è del roscio di San Candido, Jannik Sinner, da ieri numero 2 al mondo, cosa mai capitata a un tirapalle tricolore, cosa che solo un anno fa pareva improbabile, cosa che ora non impressiona più nessuno perché espressione del gioco di ’sto 22enne dal braccio infuocato e dalla testa di ghiaccio. 

Dopo aver distrutto il russo Medvedev in semifinale, Mister Gucci ha replicato con lo stesso numero di problemi (zero) anche in finale; l’eccellente bulgaro Dimitrov di dieci anni più vecchio ha giocato come sa - bene -, ha messo in campo i suoi meravigliosi rovesci a una mano, ma tutto questo ha avuto l’effetto di una pedata nel culo data da un fessacchiotto all’Incredibile Hulk; quello, l’incredibile Hulk, incassa la pedata nel culo e poi ti sbrana. Ecco, Sinner ha sbranato anche Dimitrov (6-3, 6-1 in poco più di un’ora di gioco), cosa che praticamente gli è riuscita contro chiunque nel 2024 (22 vittorie e una sola sconfitta in semifinale con Alcaraz a Indian Wells, in una giornata in cui l’azzurro non era a posto fisicamente).

 

SERATA DI GRAZIA
Dell’ennesima serata di grazia quella che ha permesso a Sinner di portare a casa il torneo di Miami alla terza finale, quella che gli consente di poter dire «ho vinto Australian Open e uno tra Miami e Indian Wells nella stessa stagione come solo Federer, Agassi, Djokovic e Nadal», quella che oltre un milione e mezzo di abbonati Sky hanno seguito in diretta (8,3% di share, un’enormità) -, impressionano almeno due cose. 1) Il giovanotto stravince e invece di fare il gradasso all’italiana e intonare il po-po-po ringrazia il suo avversario, quasi si imbarazza e a sudore evaporato dice: «Sono contento che la gente venga a vedere i miei allenamenti, perché questi risultati sono frutto del lavoro». Robe da matti. 2) Invece di andare a Miami-Centro a far “ballare la fresca” (il ricchissimo 1000 americano ha portato nelle sue casse 1 milione e 250mila dollari, per un totale di 21 milioni e 200 mila dollari guadagnati in carriera, sponsor multimilionari esclusi) dice: «Sto già pensando alla terra rossa». Robe da matti (e due).

E se ci pensa lui, signore e signori, dobbiamo farlo anche noi. Dunque, a cemento archiviato siam tutti qui a far di conto, del resto Jannik ci ha abituati benissimo. E, allora, buttiamo sul piatto la domanda: quando Sinner diventerà numero 1 del ranking Atp? Badate bene, ormai diamo la cosa per scontata, ci interessa solo il “quando” e, francamente, non è nemmeno il caso di essere troppo scaramantici. La terra rossa non è certamente la superficie prediletta da Rosso, ma questo non significa che non ci sappia giocare, semplicemente è più facile che qualche suo avversario gli possa dare un minimo fastidio.

 

PUNTI DA DIFENDERE
Il resto lo fanno i punti accumulati nel 2023, quelli che la formula del ranking Atp ti obbliga a “difendere”. Tra MonteCarlo (Atp 1000), Barcellona (Atp 500), Madrid (Atp 1000), Roma (Atp 1000) e Roland Garros (Slam) l’attuale numero 1 Nole Djokovic dovrà “salvare” 2315 punti, Alcaraz 2265, Sinner solamente 585. Basterebbe questo per far partire il suddetto po-po-po ma ben sappiamo che Jannik non approverebbe, soprattutto se la grancassa dovesse partire da chi fino a un anno fa lo definiva «poco italiano», «nemico dell’azzurro» o addirittura «Caso Nazionale». Ecco, meglio lasciar fare al fenomeno in questione che, tra l’altro, è messo parecchio bene anche sull’erba, laddove Alcaraz dovrà difendere 2500 punti, Djokovic 1200 e lui solo 855.

E arriviamo al gran finale, fatto di istantanee. 1) Qualcuno sa che faccia abbia la bellissima fidanzata del “nostro”, la signorina Maria Braccini? Se la vostra risposta è “sì” è solo perché siete degli impiccioni, il dato di fatto è che lei lo segue un po’ ovunque ma sceglie sempre il bassissimo profilo. Ragazza intelligente. 2) Esiste un giocatore del circuito che detesta o anche solo prova un’antipatia per Sinner? No, non c’è. Anche questo dice molto del suo status. 3) Se domani istituissero l’immaginario concorso “Mister Mondo”, nel quale ogni Paese è invitato a iscrivere un suo rappresentante per fare la miglior figura possibile, oggi, per l’Italia, chi mandereste? Esatto, proprio lui. «Ma paga le tasse a MonteCarlo!». Chiamalo scemo...

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