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Jannik Sinner e il gesto di rabbia con Griekspoor: che fine fa la racchetta

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Tensione altissima. La consapevolezza di non riuscire a esprimersi ai propri livelli, unita alla sensazione di impotenza nel non riuscire a invertire la rotta. Jannik Sinner se l'è vista brutta nel terzo turno del Miami Open. Impegnato nel match contro l'olandese Tallon Griekspoor, il tennista italiano ha vissuto un primo set da incubo. Il parziale finale è stato di 7-5 per l'avversario, sempre in controllo e in grado di controbattere alle reazioni di Sinner. Il secondo set non è iniziato tanto meglio, tanto che ci si è presto trovati sul 3-3. La partita, a quel punto, è stata interrotta a causa della pioggia che si è presentata in modo massiccio sopra al campo. 

In questi pochi game, Sinner ha però perso il controllo e si è lasciato andare a un gesto di grande nervosismo. Sul 2-1, l'azzurro ha avuto una buona occasione per andare sul 40-40 durante il servizio dell'avversario. Il dritto però, un colpo abbastanza semplice e nelle corde dell'altoatesino, è finito lungo regalando il punto all'avversario. Ecco quindi l'apice della tensione, con la racchetta quasi scagliata a terra.

 

 

Un gesto che non è passato inosservato e che ha reso palese lo stato di difficoltà che Sinner stava attraversando. La pioggia, che ha interrotto il match poco dopo, ha permesso al numero 3 al mondo di riordinare le idee e ribaltare la partita una volta tornato in campo.

 

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