MotoGp, Bagnaia e lo scontro con Marquez: "Ci mancava solo quello"
"Come mi aspettavo in direzione gara hanno detto che non ci saranno provvedimenti. Ci sono situazioni e situazioni e in questo caso si poteva fare poco. La decisione è giusta: ci mancava solo fossi io a prendere la penalità". E' amaro il commento di Francesco Bagnaia, campione del mondo in carica della MotoGp in sella alla sua Ducati Lenovo, che ai microfoni di Sky Sport al termine del Gran Premio del Portogallo a Portimao parla dello scontro fatale a tre giri dal termine contro Marc Marquez. Entrambi sono usciti di pista, rimanendo a secco.
"Sono partito bene, ma ho scelto alla curva 3 la linea sbagliata, perché dovevo rimanere all'esterno. Volevo sorpassare Enea (Enea Bastianini, ndr) siccome l'avevo visto in difficoltà. Poi ho iniziato ad accusare il grip dietro, faticando a spingere come volevo. Peccato perché c'era tutto il potenziale per stare davanti. Abbiamo lavorato al massimo, ma ci è mancato qualcosa in gara. Fino a stamattina tutto era apposto".
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"Alla fine è stato un incidente di gara dove due piloti sono finiti a terra, è brutto per entrambi, zero punti - sono invece le parole dello spagnolo Marquez, pilota della Ducata del team Gresini -. Ho aspettato il mio momento, Bagnaia stava soffrendo molto. Ha provato a fare l'incrocio e di là abbiamo avuto questo contatto, dall'esterno io non ho potuto fare molto. L'atmosfera alla direzione gara? Era tranquilla. E' un incidente al limite. Non c'è penalità per Pecco".
"Il contatto Marquez-Bagnaia? Le gare sono così, sono due campioni, nessuno voleva mollare. Con la loro esperienza potevano stare un po' più attenti, anche per un quinto posto se la sono giocata. Si sono toccati piano e con quella inclinazione sono caduti entrambi. Li capisco ma non li giustifico", riassume così sempre a Sky Sport, Claudio Domenicali, ad della Ducati, visibilmente stizzito al termine di questo weekend portoghese. "La presenza di Marquez? Qui ci sono tanti campioni, tutti fortissimi, alcuni sono campioni del mondo che vogliono vincere. Capisco il tema che piace, ma non abbocco alla polemica", ha aggiunto. "Avere più punte in squadra? È positivo perché hai tanti dati da confrontare, avere più moto in pista è un vantaggio perché crescono tutti. È questa la nostra filosofia".