Allegri, "cosa mi ha chiesto la Juve quando sono tornato". Un'intervista pesantissima
"Mi hanno chiesto di puntare sui giovani, l'obiettivo è arrivare in Champions". Massimiliano Allegri respinge con forza le accuse di chi lo ha messo sotto processo per il rendimento in grande calo della sua Juventus, uscita dalla lotta per lo scudetto e superata anche dal Milan al secondo posto dopo un mese e mezzo disastroso.
"Quest'anno molti giovani giocatori sono nella prima squadra - sottolinea l'allenatore bianconero in una intervista a The Athletic -. Molti dei nostri ragazzi giocano per altre squadre in Serie A. Il club ha fatto un ottimo lavoro. Per essere sostenibile, il calcio italiano deve seguire questa strada". Insomma: progetto-giovani, questo è il mantra. E conviene dimenticarsi l'epopea dei nove scudetti di fila di cui Allegri, insieme ad Antonio Conte, è stato l'artefice principale.
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"La società è cambiata. Gli anni passano e non ce ne rendiamo conto, ma anche le generazioni cambiano. Stavo leggendo un articolo su La Repubblica l'altro giorno e dicevano che entro il 2035, l'obesità in Italia aumenterà al 31 per cento e il 27 per cento di coloro che ne saranno colpiti saranno giovani. Cosa ci dice questo? Ci dice che c'è meno passione per lo sport".
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Da un punto di vista più prettamente tecnico, l'allenatore juventino prosegue: "Quando sono tornato mi è stato chiesto di ringiovanire la squadra. L'obiettivo era far emergere tre giocatori della Next Gen ogni anno, ridurre il costo degli stipendi e rendere la squadra sostenibile pur rimanendo competitiva. Dobbiamo adattarci e capire che i nove scudetti consecutivi sono stati una cosa straordinaria. Non succederà più in Serie A. Ci sono state solo due volte simili nella storia della Juventus, i cinque anni consecutivi sotto Carlo Carcano e Carlo Bigatto negli anni '30 e i nove consecutivi dal 2012 al 2020. Al di là di questo, la Juventus ha vinto al massimo due volte consecutive, poi una dopo tre anni, come hanno fatto anche altri club. I nove di fila hanno distorto le percezioni perché la realtà è diversa".
Poi in un altro passaggio ha aggiunto: "Ormai è impossibile colmare il divario finanziario tra la Premier League e la Serie A. Quindi dobbiamo continuare in questa direzione: lavorare sullo sviluppo giovanile, sulla Next Gen. Nuova Champions? È normale che con la riforma sarà difficile vincere... quasi impossibile perché il nuovo formato è come nel tennis e per una delle prime otto sarà difficile non arrivare in finale. Stanno facendo questo (il 'modello svizzero') per garantire che le prime otto arrivino in finale, credo, perché vogliono che sia uno spettacolo".