Nazionale, Acerbi escluso dai convocati. E l'Inter prende posizione
Si aggrava la posizione di Francesco Acerbi dopo le presunte frasi razziste rivolte a Juan Jesus durante Inter-Napoli. Il difensore dell'Inter, che sarebbe dovuto partire con la Nazionale per le amichevoli in programma negli Usa, è stato rispedito a casa da Luciano Spalletti e dalla Figc dopo un colloquio per chiarire la dinamica di quanto avvenuto a San Siro. La Federazione ha diffuso un comunicato sui propri canali che recita quanto segue:
"Il calciatore Francesco Acerbi, arrivato questa mattina nel ritiro della Nazionale a Roma, ha spiegato al Ct Luciano Spalletti e ai compagni di squadra, come previsto dalla policy interna del Club Italia, la propria versione sulla presunta espressione razzista segnalata dal calciatore Juan Jesus nel corso della gara Inter-Napoli. Dal resoconto del difensore nerazzurro, in attesa che venga ricostruito quanto avvenuto nel rispetto dell’autonomia della giustizia sportiva, è emerso che non vi è stato da parte sua alcun intento diffamatorio, denigratorio o razzista. Si è comunque convenuto di escludere Acerbi dalla lista dei convocati per le prossime due amichevoli in programma negli Stati Uniti, per garantire la necessaria serenità alla Nazionale e allo stesso calciatore, che oggi farà ritorno al club di appartenenza. Di conseguenza, è stato convocato il difensore della Roma Gianluca Mancini, che faceva già parte della lista dei pre convocati".
Anche l'Inter, dopo la decisione degli Azzurri di escludere Acerbi dall'elenco dei 28, ha preso posizione pubblicando una nota sul proprio sito: "FC Internazionale Milano prende atto del comunicato divulgato dalla FIGC in relazione ai fatti che hanno riguardato Francesco Acerbi durante la gara di ieri sera contro il Napoli, e del fatto che FIGC e Acerbi abbiano convenuto la non partecipazione del calciatore alle prossime due amichevoli della Nazionale in programma negli Stati Uniti. FC Internazionale Milano si riserva quanto prima un confronto con il proprio tesserato al fine di far luce sulle esatte dinamiche di quanto accaduto ieri sera".
Se la versione di Juan Jesus, che ha accusato Acerbi di avergli detto "negro" dopo uno scontro di gioco, fosse confermata, il difensore interista rischierebbe una lunga squalifica per razzismo. In sua difesa è intervenuto l'agente, Federico Pastorello: "Credo che abbia risposto Juan Jesus a fine partita che non si è trattato di un insulto o di un'offesa razzista perché è stata riportata male, lui quella frase non l'ha detta. Credo a quanto mi ha detto Francesco, che è un ragazzo di grande moralità. Si sono chiariti tra di loro, i due giocatori, anche se sono quelle cose che bisogna controllare al giorno d'oggi e punite, se si ravvisano però i termini per farlo. Ripeto, da quel che mi dice Acerbi è stato un diverbio ma non ha usato un'espressione o una frase razzista: è stato uno scontro di gioco, poi magari è scappata una parola al posto di un'altra, ma la parola 'negro' non è stata usata, tanto per essere chiari".