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Europa League, l'Atalanta pareggia a Lisbona e attende la sfida di Bergamo

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Un pareggio che lascia l’amaro in bocca ma al tempo stesso la consapevolezza di poter battere lo Sporting tra otto giorni nel catino del Gewiss Stadium e volare ai quarti di Europa League. A Lisbona un’ Atalanta coraggiosa e sfortunata colpisce tre pali ma riesce comunque a evitare la sconfitta reagendo al gol in avvio dei ragazzi di Amorim. Paulinho accende l’entusiasmo del ’Josè Alvaladè dopo un quarto d’ora, ma la Dea non si scompone e rimette le cose a posto prima dell’intervallo con un sigillo di Scamacca, che ripaga la fiducia mostrata da Gasperini nel riproporlo con una maglia da titolare in una delle sfide chiave della stagione. I legni colpiti prima dell’1-1 da Holm e dallo stesso Scamacca, e nella ripresa da un sempre pericoloso Lookman, testimoniano la superiorità mostrata dagli ospiti, caparbi e testardi nel cercare fino all’ultimo la vittoria. Il pareggio finale non rende del tutto onore alla prestazione degli orobici, ma rappresenta comunque un buon punto di partenza in vista del ritorno a Bergamo in ottica qualificazione.


Non sono poche le sorprese alla lettura delle formazion ufficiali, da una parte e dall’altra. Gasperini rilancia Scamacca dal 1’, rinunciando a De Ketelaere ma anche a due pilastri come Koopmeiners e Scalvini, rimpiazzato da Hien. Amorim invece lascia a riposo Gyokeres, autore di 32 gol in stagione, e fa a meno anche dell’ex Lecce Hjulmand, entrambi in panchina. La partita è vivace fin dalle prime battute, ancor più dopo il vantaggio dei padroni di casa, che dopo un quarto d’ora sorprendono in contropiede la Dea con il passaggio di Trincao che spedisce in porta Paulinho, il cui diagonale rasoterra è imprendibile per Musso. Il gol incassato si rivela una molla per gli ospiti, che reagiscono in maniera caparbia e iniziano a mettere alle strette i biancoverdi. Un’incursione sull’out destro di Holm produce il primo palo della serata, un minuto dopo è Scamacca a colpire il legno con una conclusione angolata e precisa da fuori area. Lo Sporting appare stordito e sorpreso dalla reazione dei lombardi, vicini al pareggio anche alla mezz’ora con un siluro di De Roon sventato da Israel, che rimpiazza il titolare Adan. Poco dopo la Dea trova il meritato 1-1: pasticcio della difesa lusitana, Israel anticipa Lookman, la palla finisce a Miranchuk che lucidamente serve Scamacca che dopo un dribbling stretto infila la sfera nell’angolino basso. Poco dopo altra clamorosa palla gol per i ragazzi di Gasperini con lo scatenato Scamacca che di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo impegna severamente il portiere dello Sporting.


Amorim ribalta l’undici titolare con un triplice cambio nell’intervallo, che vede entrare lo svedese Gyokeres. Lo Sporting torna a farsi vivo dalle parti di Musso con un tentativo di Catamo, che mette il turbo e costringe l’estremo difensore argentino a una respinta non semplice. Al 15’ però l’ Atalanta colpisce il terzo palo della sua serata sfortunata con Lookman, che manda in tilt mezza retroguardia portoghese ma colpisce la base del palo. Due minuti più tardi primo legno anche per i padroni di casa, con Coates che anticipa di testa Scalvini e scheggia il palo con Musso battuto. La partita non conosce pause e si gioca su ritmi frenetici senza troppi calcoli, Gasperini vuole a tutti i costi la vittoria e butta nella mischia anche De Ketelaere e Koopmeiners. È un colpo di testa di Kolasinac, oltre a un gol annullato per fuorigioco a Tourè, ad allungare però la lista dei rimpianti di una Dea tanto bella quanto sfortunata.

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