Red Bull nel caos, "Verstappen al ristorante con Toto Wolff": pronto a tutto contro Horner?
“Se resta al suo posto la squadra rischia di essere fatta a pezzi ed esploderà”, parola di Jos Verstappen. La doppietta della Red Bull, con la prima vittoria stagionale del campione del mondo Max Verstappen, non è servita a calmare le acque all’interno della scuderia. Il casus belli è ancora la faida fra Chris Horner e il padre del pilota austriaco. I rapporti rimangono tesi fra il team manager e l’entourage di Max, specie dopo lo scandalo su presunti “comportamenti inappropriati” da parte di Horner nei confronti di una dipendente.
Il caso che sembrava destinato a sgonfiarsi ma una mail anonima, contenente foto e messaggi relativi alla vicenda, ha riacceso i riflettori. Ecco quindi che Verstappen senior è tornato alla carica: “Così non si può continuare. Recita la parte della vittima, ma in realtà è quello che provoca problemi”. Alcuni avevano addirittura ipotizzato che la famosa mail avesse come mittente proprio Jos Verstappen: “E perché mai dovrei fare una cosa del genere? Alla Red Bull Max si sente a casa e vince tanto, avrei zero interesse” ha replicato alla stampa olandese.
Le tensioni fra il padre di Verstappen e Horner vengono da lontano: alla base la decisione del team principal di schierarsi con gli azionisti thailandesi e quella di aver provato a far fuori Helmult Marko, considerato intoccabile da Max al punto da spingere il ragazzo a esporsi in pubblico. Con i rapporti che non accennano a migliorare, sullo sfondo rimangono i colloqui di Jos Verstappen con Toto Wolff.
I due si sarebbero visti in un ristorante in Bahrein e poi, ancora, dopo la gara. Ovviamente, a favore di telecamere. Un messaggio non troppo velato alla Red Bull. Un addio non è al momento l’ipotesi favorita, specie perché Mercedes non potrebbe garantire una macchina subito competitiva. Ma dal 2026, con le nuove regole, tutto potrebbe cambiare. E Max potrebbe provare a sé stesso di essere il migliore del mondo anche a bordo di una monoposto differente.
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