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Lazio-Milan, Pellegrini attacca: "Ha vinto l'antisportività", scoppia il caso

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“La prossima volta calcerò la palla fuori dallo stadio di sicuro, considerando che il sangue in faccia al mio compagno di squadra e il fatto che mi fermi non è stato sufficiente per l’arbitro”. Luca Pellegrini è una furia. È stato un Lazio-Milan di cui si parlerà a lungo. Non tanto per la qualità del gioco offerto dalle due squadre, ma per le polemiche arbitrali durante e nel post partita. L’esterno laziale è stato espulso al 57’ minuto per doppia ammonizione.

La dinamica è però di quelle molto controverse. Dopo uno scontro di gioco che ha visto capitolare a terra Castellanos, il terzino biancoceleste stava attendendo il fischio dell’arbitro Di Bello o che la palla uscisse dal campo. Mentre scortava la sfera fuori dal rettangolo di gioco, Pulisic ha però deciso di intervenire, rubando palla e lanciandosi verso la porta avversaria. Inevitabile a quel punto il fallo di Pellegrini per fermare l’attaccante del Milan diretto verso la porta. Secondo giallo ed espulsione.

 

 

Le proteste sono state furenti. Con un giocatore della Lazio ancora a terra, tutti i giocatori di Sarri hanno circondato l’arbitro. Nessun ripensamento però. Sui social, Pellegrini ha chiesto scusa ai tifosi: “Chiedo scusa alla squadra e i nostri tifosi, per il cartellino rosso”. Dure però le parole verso l’arbitro e i giocatori del Milan: “Ha vinto l’antisportività. Orgogliosi di questo gruppo, possiamo uscire a testa alta. Forza Lazio”.

 

 

Nei commenti è continuato lo sfogo dei giocatori della Lazio. Infuriato il capitano Ciro Immobile: “Pure scusa chiedi????? Ma qui si può parlare? No perché in campo nn si poteva c’era il vigile che te lo impediva”. Chiaro il riferimento al direttore di gara Di Bello che ha espulso tre giocatori biancocelesti durante la partita.

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Luca Pellegrini (@lucapellegrini3)

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