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Jannik Sinner, la verità della psicologa: "Quel suo no che spiega tutto". E non è Sanremo...

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“Che idea mi sono fatta di Jannik Sinner? Non lo conosco personalmente, però si percepisce chiaramente la sua capacità di tollerare la frustrazione e di sfruttare il momento giusto per riuscire a portare l’andamento del match a suo vantaggio. Il tennis, essendo uno sport individuale, espone l’atleta alla totale responsabilità degli eventi, si può fare affidamento solo su sé stessi e sulla propria auto-efficacia e cioè alla sensazione di avere il controllo sugli eventi”.

Ha commentato così Luisa Cirimbilli, che nella vita di tutti i giorni è una psicologa clinica e dello sport. Lo ha fatto alla testata Sportal.it. Il 22enne tennista altoatesino sta stupendo ed è già numero tre al mondo nonostante la sua giovane età, facendo meglio di Adriano Panatta (fermatosi a tre negli Anni 70) e vincendo già in questo inizio di stagione gli Australian Open (primo Slam della carriera) e l’Atp 500 di Rotterdam, la scorsa settimana.

 

 

 

Cirimbilli si è detta non sorpresa del “no” di Sinner di giocare le Olimpiadi di Tokyo nel 2021: “Credo che una delle caratteristiche dei grandi campioni sia la consapevolezza di sé e dei propri momenti di forma e di condizione psicofisica, nonché la capacità di porsi degli obiettivi e di fare il possibile per raggiungerli — ha aggiunto la psicologa — in quella fase una medaglia all’Olimpiade era per lui un obiettivo difficile da perseguire, a differenza di oggi e non a caso andrà a Parigi con ambizione e fierezza, con la consapevolezza di potere lottare per una medaglia per l’Italia”. E sul no al Festival di Sanremo: “Essere atleta ed essere personaggio sono due concetti ben distinti — ha aggiunto — probabilmente Jannik vuole investire sul primo e parlare con i fatti anziché con le parole".

 

 

 

Sinner intanto stupisce e può sempre più essere un esempio per i giovani: “Questo perché è esempio di serietà e dedizione e spesso ci ricorda come non si diventi campioni per caso, anche quando parla dell’atteggiamento della sua famiglia ci racconta tanto dei suoi 'segreti' per arrivare ad eccellere — ha commentato Cirimbilli — Il rispetto dei tempi del ragazzo sono stati fondamentali”. Il consiglio finale per mantenere gli alti standard che sta mostrando si chiamano “lavoro, consapevolezza, impegno e divertimento — ha concluso la psicologa — Se riusciamo a trovare il nostro giusto mix nulla diventa impossibile".

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