Calhanoglu "traditore? No, scelta del Milan": gola profonda rossonera, sconcerto tra i tifosi
Direttore sportivo del Milan nell’estate 2017, quella dei faraonici 225 milioni spesi sul mercato che poi si è rivelato fallimentare. Massimiliano Mirabelli era divenuto celebre, insieme all’a.d. Marco Fassone, per i suoi celebri show durante la presentazione dei nuovi arrivi con quel “passiamo alle cose formali”.
Poi però le cose si erano messe male in campo — nessun titolo in stagione nonostante gli arrivi di Kessié, Bonucci ecc.. — e dal punto di vista societario, che hanno obbligato i rossoneri al Fair Play Finanziario dall’Uefa. Uno degli arrivi dell’estate è stato anche Hakan Calhanoglu, oggi tra i migliori mediani in circolazione dopo essere passato due estati fa all’Inter: "Il Milan doveva lottare per tenere Calhanoglu, non lasciarlo andare via gratis come successo poi anche con Donnarumma e Kessie — è il commento di Mirabelli a Tuttosport —. I tifosi al Milan lo ammiravano. Oggi pensano che abbia tradito i rossoneri, ma non è così".
Nel mirino le mogli dei calciatori, rivelazione di Marotta: Inter, il piano per un super-mercato
Mirabelli sul perché non ha portato Calhanoglu all’Inter prima del passaggio al Milan
Per Mirabelli è stato il Milan “a non aver voluto trattenere Calhanoglu, non Hakan che se n’è voluto andare via dal Milan". L'ex dirigente rossonero Massimiliano Mirabelli ha quindi svelato al quotidiano torinese un retroscena di mercato sul turco: "Perché non l'ho preso all'Inter prima che andasse al Milan dal Bayer Leverkusen (Mirabelli è stato osservatore nerazzurro dal 2011 al 2013 e dal 2014 al 2016, ndr)? Serviva un po’ di coraggio per prendere Calhanoglu dopo che era rimasto fermo otto mesi — ha aggiunto l’attuale direttore sportivo del Padova, oggi secondo nel girone A di Serie C — Io ero certo di quello che avevo visto e per questo fui ben contento di portarlo al Milan. Ausilio comunque lo conosceva bene. Si poteva prendere, è vero. Di fatto lo monitorammo per un paio d’anni. Però sa, ci sono delle dinamiche di mercato che ti portano a scegliere questo o quel calciatore".
De Ketelaere, la scommessa persa di Maldini fa felice l'Atalanta di Gasperini