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F1, Kimi Antonelli il nuovo Hamilton: ecco chi è, beffa per la Ferrari

Leonardo Iannacci
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Si chiama Kimi Antonelli, ha 17 anni, coltiva un mito («Mi ispiro a Senna») ed è nato a Bologna. Quindi a 35 chilometri da Maranello, dove ha sede la Ferrari che non lo ha mai preso in considerazione. Nel pianeta del Motorsport dicono da tempo sia un enfant prodige a tal punto che Toto Wolff, mefistofelico team manager della Mercedes, una volta incassato l’addio di Lewis Hamilton a fine 2024, non ha fatto una piega. Ha inviato un saluto via web al 40enne sette volte campione del mondo, poi ha alzato il telefono per dire a questo baby-fenomeno che aveva in casa e che sta facendo faville nelle serie automobilistiche minori, di stare pronto per il 2025. Una Mercedes di Formula 1 sarà a sua disposizione, forse già all’inizio del prossimo anno. Così, un italiano neppure maggiorenne e che va come il vento in pista pur essendo ancora senza la patente per guidare in strada, è uno dei candidati, se non il candidato numero 1, a ereditare la monoposto con cui Hamilton ha dominato la F1 sino a due anni fa. Un bolognese Doc nato nella terra dei motori, misconosciuto ai poco lungimiranti uomini di Maranello ma sotto contratto con Mercedes già dal 2018, quando aveva 12 anni e faceva la seconda media.
PREDESTINATO
È tutto vero, non è una favola nè un paradosso: Kimi Antonelli, nato il 25 agosto 2006 e che porta curiosamente (non un caso, evidentemente) il nome di battesimo dell’ultimo campione del mondo in Ferrari, ovvero Raikkonen iridato nel 2007, è il prescelto della Mercedes. Ed è un predestinato: ha vinto tutto quello che poteva nei campionati minori e, dopo aver fatto parte dell’Academy di Brackley, la “cantera" della Mercedes, è entrato nel Junior Team per una furba intuizione di Toto Wolff e per cecità degli uomini di Maranello che se lo sono lasciati scappare. Negli ultimi anni questo Sinner delle quattro ruote, serio e dedito al suo sport proprio come il Rosso di San Candido lo è al tennis, ha fatto faville nel motorsport: due volte europeo di Kart nel 2020 e nel 2021, ha vinto la Formula 4 italiana, quella tedesca, la Formula Regional europea e la Formula Middle East. Quest’anno farà un upgrade: niente Formula 3, correrà in Formula 2 con il team Prema. Un utile master prima della F1. Questo percorso la dice lunga sulle qualità del ragazzino, pupillo di Wolff che trascorre spesso le vacanze in Sardegna con Kimi e con i suoi genitori. Nei giorni scorsi il team principal Mercedes aveva avuto un lungo incontro con la famiglia Antonelli, poco prima che venisse ufficializzato l’addio di Hamilton. Non una coincidenza.

 

 

BASSO COSTO
Altri dettagli: Kimi è figlio di Marco, pilota automobilistico e proprietario del team AKM Motorsport che corre nei campionati GT. La Ferrari, come dicevamo, non ha mai notato il suo figliolo pur avendolo a pochi chilometri. John Elkann ha preferito puntare su un suo pallino 40enne piuttosto che studiare un intelligente futuro a basso costo. La Mercedes, invece, lo ha fatto puntando su questo campioncino coltivato in casa come era stato fatto con il giovane Lewis Hamilton a inizio millennio. Non si è fatta trovare spiazzata, anzi. Dicasi pianificazione, questa. Il ragazzo di Bologna è, a suo modo, anche un personaggio: ha fatto un cameo del film Veloce come il vento con Stefano Accorsi e, quando gli si chiede cosa pensa del futuro, ha le idee chiare: «Il sogno è arrivare in F1. Mi piacerebbe fare una bella carriera, di quelle che lasciano il segno. Sto lavorando per questo obiettivo». Toto Wolff, chiuso il capitolo Hamilton, in pochi giorni ne sta aprendo uno stuzzicante studiando una line-up giovane e potenzialmente intrigante per molti anni a venire, con George Russell e con questo bolognese che va come il vento. La Ferrari sta festeggiando l’arrivo di nonno Hamilton, tutto giusto, ma nelle ultime ore ha maturato un leggerissimo sospetto: e se, a suo tempo, avessimo dato un’occhiata a questo bolognesino? 

 

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