Jannik Sinner, dramma a Sesto Pusteria nel giorno del trionfo: perché il suo comune non festeggia
Tutta l'Italia ha festeggiato Jannik Sinner. Tutta l'Italia tranne il paese dov'è nato e cresciuto, Sesto Pusteria. Quel fazzoletto di terra nel Tirolo Orientale che il coach del 22enne, Simone Vagnozzi, alla vigilia della finalissima degli Australian Open contro il russo Daniil Medvedev aveva definito "una parte d'Italia molto seria", attribuendo proprio alle sue origini la straordinaria capacità del tennista di restare con i piedi per terra, concentrarsi su quello che conta. Etica del lavoro, silenzio, umiltà.
Sesto Pusteria, in Provincia di Bolzano, è gonfia di gioia per il suo figliol prodigo, orgoglio di una intera comunità montana più avvezza a festeggiare le imprese sugli sci (non a caso, il Sinner bambino era un piccolo fenomeno anche in questo sport) che non quelle con la racchetta. Tuttavia, ha preferito evitare manifestazioni di gioia pubbliche e plateali per rispettare un dramma che ha sconvolto tuttala comunità, pochi giorni fa. Troppo fresco il ricordo del terribile incidente stradale di Assling, in cui hanno perso la vita una madre e due dei suoi tre figli.
"Una parte d'Italia molto seria": Jannik Sinner, le spiazzanti parole del coach Vagnozzi
Una tragedia che ha portato alla decisione di non organizzare festeggiamenti in piazza per Sinner, come spiegato in una intervista a Non Stop News su RTL 102.5 lo stesso sindaco Thomas Summerer: "Abbiamo guardato in compagnia la partita. Rimonta epica, Sinner ha vinto ed è stata una gioia inarrestabile. Siamo orgogliosi, ma non dimentichiamo la tragedia di due settimane fa a causa di un incidente stradale nel nostro territorio".
"Quel giorno che gli ha cambiato la vita": Jannik Sinner, la rivelazione del primo maestro
"Il nostro campione è stato eccezionale, un orgoglio incredibile - commenta il primo cittadino -. La tristezza e il dolore per quell'incidente di qualche settimana fa è ancora molto forte e presente". In ogni caso, preannuncia, "quando Sinner tornerà festeggeremo. Ci sono varie idee e pensieri, parleremo con Sinner e con il suo management. Certamente lo sport, il tennis e Sinner riescono a dare emozioni positive. Una strada intitolata a Sinner? Da valutare, fino alla fine decideremo la cosa giusta".