Jannik Sinner, inno alla libertà dopo il trionfo: "Quello che auguro a tutti i bimbi"
Non solo una vittoria, un trionfo leggendario quello di Jannik Sinner agli Australian Open: rimonta due set di svantaggio a Daniil Medevedev e vince il suo primo slam in carriera, quello slam che mancava all'Italia dalla bellezza di 48 anni. Una partita pazzesca, indimenticabile, folle, un condensato di emozioni che sconvolge. E pensare che il cammino di Sinner è appena iniziato...
Dopo il punto-partita, l'altoatesino si è lasciato andare, è crollato a terra, si è sdraiato. Ha goduto. Giusto qualche istante, poi la stretta di mano al rivale russo. Quindi la gioia, comunque contenuta. Poi le parole, l'intervista di rito sul campo centrale di Melbourne, la Rod Leaver Arena. E le parole di Jannik hanno lasciato il segno, come il suo gioco.
"Ciao a tutti, prima di tutto mi congratulo con Daniil e il suo team, abbiamo giocato diverse volte contro e ogni volta imparo qualcosa da lui, gli auguro prima o poi di vincere questo trofeo - ha premesso - Poi voglio ringraziare tutte le persone che rendono questo evento così fantastico, perché dove ci sono i miei genitori oggi ci sono meno 20 gradi ed è più divertente correre sotto il sole. Il mio team... ogni giorno cerchiamo di migliorare, sono molto felice di condividere questo percorso con delle persone che mi capiscono così bene perché a volte non è facile", ha aggiunto Sinner.
E ancora: "E poi l'incoraggiamento dei tifosi che è stato grandioso, grazie davvero perché mi avete fatto sentire a casa. Un pensiero per tutti quelli che stanno guardando da casa, in primis i miei genitori che mi hanno sempre permesso di scegliere e non mi hanno mai messo pressione. Auguro a tutti i bambini di avere la stessa libertà. Tutto qui, non ho altro da dire credo, ci vediamo il prossimo anno", ha concluso Jannik Sinner. Parole bellissime, quelle rivolte a mamma e papà, un dolcissimo inno alla libertà.