Napoli, "De Laurentiis? Falso in bilancio: coinvolto anche il club". Esplode la bomba Osimhen
Possibile nuova bomba giudiziaria sulla Serie A. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis rischia di finire a processo a Roma per falso in bilancio. Dopo la stagione 2022-23 condizionata dalle inchieste sulla Juventus sui conti e gli stipendi culminate con la penalizzazione dei bianconeri e l'esclusione dalle coppe europe (con il Milan "promosso" in Champions League), l'annata in corso rischia di diventare, extra-campo, quella del processo Osimhen.
Si sono chiuse infatti le indagini nei confronti del presidente del Napoli e produttore cinematografico in relazione all'acquisto dell'attaccante nigeriano. Osimhen era stato prelevato nell'estate del 2020 dai francesi del Lille. Valore complessivo del cartellino di poco superiore ai 70 milioni di euro, dei quali solo 50 sono stati versati "cash". I rimanenti 21,5 milioni sono stati coperti con le contropartite tecniche: in Francia sono finiti il portiere Orestis Karnezis e tre giovani della Primavera azzurra, Claudio Manzi, Luigi Liguori e Ciro Palmieri, dei quali si sono presto perse le tracce. Proprio sull'onda delle inchieste sulla Juve, sull'affare è iniziato ad aleggiare il sospetto delle plusvalenze fittizie.
Da qui, l'accusa di falso in bilancio contro De Laurentiis. Il fascicolo, avviato dai magistrati della Capitale nel settembre scorso, è stato trasmesso dalla procura partenopea. Nel giugno 2022, su mandato dei magistrati napoletani, gli investigatori della Guardia di finanza aveva sequestrato le carte relative all'acquisto del nigeriano dal club francese del Lille, con perquisizioni svolte a Castel Volturno, Roma e Francia.