De Ketelaere, "me lo dicono tutti": stilettata a Milan e Pioli
Ha ancora più di un sassolino dalla scarpa da togliere, Charles De Ketelaere. Il trequartista belga che il Milan ha ceduto in prestito con diritto di riscatto all'Atalanta sembra essere rinato a Bergamo, sotto la cura del "mago" Gian Piero Gasperini.
Per far rendere al meglio l'ex Bruges, reduce da una deludentissima prima stagione italiana in rossonero (40 presenze complessive tra campionato e coppe, 0 gol), il Gasp gli ha cucito addosso un ruolo più offensivo, a ridosso dell'unica punta (ora Scamacca, più spesso Lookman) e senza gli aggravi di copertura previsti dal dispendioso modulo di Stefano Pioli. E CDK ha reagito bene, con già 7 gol in 24 partite tra Serie A, Coppa Italia ed Europa League, una ottima prestazione proprio contro il Milan battuto 3-2 qualche settimana fa, prestazioni convincenti come l'ultima, quella nel 5-0 contro il Frosinone condita da una sua rete, bellissima.
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"Adesso sono un nove e mezzo - commenta il belga con la Gazzetta dello Sport -, è una buona sintesi che mi piace. Per lavorare meglio cerco di essere sempre sereno, anche dopo le partite meno buone, è difficile che io sia arrabbiato. Quando gioco ho un faccia diversa, sorrido molto poco, se non quando esulto, ma è solo concentrazione". La differenza con il Milan? Forse il contesto: "Quando ti senti meglio ed entri in sintonia con i compagni, metti in fila diverse buone partite. Sono orgoglioso e fiducioso per me stesso e per la squadra, in corsa per i suoi obiettivi in campionato, Europa League e Coppa Italia. Giocare qui è impegnativo, ma molto divertente: abbiamo qualità e non solo davanti, di sicuro non l'ho portata solo io".
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La Dea è stata la scelta giusta: "Ci ho pensato un po', certo: non era una scelta qualsiasi. Ma difficile no, perché tutti, a cominciare dal mister e dal direttore D'Amico, mi hanno fatto sentire subito e sempre la fiducia giusta. E poi vedere giocare l'Atalanta mi era sempre piaciuto. C'erano anche altre opzioni, ma non le ho mai considerate: o Milan, o Atalanta. Nerazzurro? Mi dicono tutti che sono i colori che mi stanno meglio". Una bella punzecchiatura ai rossoneri, certo, anche se il nerazzurro a cui fa riferimento CDK non è tanto quello dell'Inter, quanto (oltre all'Atalanta, ovviamente) quello della sua ex squadra, il Bruges.
Altra stilettata al Diavolo: "Dopo le due vittorie contro il Milan (in campionato e in Coppa Italia, ndr) non ho pensato 'Non mi avete capito', ma certo quando abbiamo battuto il Frosinone non ero così contento, questo sì". Oggi, forse, i tifosi rossoneri che in estate speravano in una buona stagione affinché l'Atalanta riscattasse il 22enne per 25 milioni di euro proveranno un sentimento dolceamaro, quello del rimpianto.