Verstappen e Sainz, "clima tossico": ecco perché i due piloti si detestano
Il 2023 lo ha chiuso davanti al compagno di scuderia Charles Leclerc, prendendosi l’unica vittoria Ferrari nel GP di Singapore. Carlos Sainz nel 2024 vuole fare ancora meglio dei risultati di scorso anno. Intanto l’ex team principal AlphaTauri, Franz Tost, ha parlato dello spagnolo ricordando la sua esperienza in Toro Rosso (il team di Faenza era così chiamato tra 2006 e 2019) tra 2015 e 2017 in un’intervista al podcast della F1, Beyond the Grid: “Il suo rapporto con Max (Verstappen, ndr) era fatto di frizioni tra i due — ha ricordato il 67enne — Poi c’erano i padri: uno da un lato e uno dall’altro, era interessante da osservare per me, mi piaceva”.
Tost: “Tra Max e Sainz atmosfera tossica, abbiamo dovuto scegliere uno dei due”
E ancora: ”Sainz è senza dubbio un grande pilota — ha aggiunto Tost — Alla Toro Rosso era quasi alla pari con Max. Purtroppo ha avuto la sfortuna di avere Verstappen come compagno di squadra. L'atmosfera tra loro era abbastanza tossica. Per come eravamo messi allora, non vedevo un modo per tenerlo con noi. Quindi Carlos è passato alla Renault, poi alla McLaren e la Ferrari. Sainz era quasi allo stesso livello di Max, quasi. Ma quando abbiamo dovuto scegliere tra Max e Carlos, era chiaro cosa avessimo dovuto fare".
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Marko: “Quella volta che promuovemmo Max, il papà di Sainz…”
Oltre a Tost, anche il consulente della Red Bull, Helmut Marko, aveva parlato nei mesi scorsi del rapporto Sainz-Verstappen: “Non hanno creato un clima sereno in Toro Rosso — le parole dell’ex pilota di F1 della Brm — Da un lato l'astuto politico Carlos Sainz senior, dall'altro l'emotivo Jos Verstappen. A volte le cose si facevano complicate. Con la promozione di Max è come se avessimo scatenato il putiferio. Il papà di Sainz si era ovviamente offeso a morte. Internamente a volte dovevamo prendere decisioni dure, anche se all'esterno sembrava regnasse l'armonia".
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