Di Bello, il tam tam impazzito sul labiale: "Andate a casa, sfregio al Milan"
Oltre al danno, la beffa. Dopo l’eliminazione del Milan ai quarti di finale di Coppa Italia per mano dell’Atalanta, in una partita decisa da episodi arbitrali a sfavore del Diavolo, sui social hanno cominciato a circolare video che riprendono il primo piano dell'arbitro Di Bello dopo il fischio finale e accusandolo che, dal labiale di quest'ultimo, rivolto ai calciatori del Milan, fosse uscito un irrispettoso "Andate a casa".
Un'interpretazione condivisa da tantissimi utenti e che ha scatenato l’ira e l’indignazione tra i sostenitori milanisti, che ci hanno visto una mancanza di rispetto totale. Quel video, in realtà, è una fake news bella e buona. Il fischietto pugliese 42enne, infatti, non si stava rivolgendo ai calciatori in campo, bensì al suo team, agli assistenti, al quarto uomo, all’addetto al VAR e all’assistente del VAR collegati via radio.
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Oltretutto, non sono quelle riportate sui social le parole uscite dalla bocca di Di Bello che, invece, ha voluto ringraziare il suo gruppo di lavoro dicendo semplicemente: “Grazie ragazzi”. Per fortuna, l’errore è parso palese fin da subito, altrimenti questa fake news, subito diventata virale sui social, avrebbe potuto scatenare un vespaio di polemiche infinito.
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Certo, al Milan resta l’amarezza per la direzione di gara dell’arbitro di Brindisi, che ha prima concesso un calcio di rigore inesistente all’Atalanta per un fallo di Jimenez su Miranchuk (lo spagnolo tocca la palla e il russo anticipa la caduta), poi non ha concesso né il corner né il calcio di rigore al Diavolo sull’ultima azione della gara, quando il colpo di testa di Jan-Carlo Simic ha trovato il braccio largo di Holm a deviare la sfera nitidamente. Le proteste dei tifosi presenti al Meazza, dei giocatori in campo e dell’allenatore Stefano Pioli si sono fatte sentire, ma Di Bello è stato irremovibile ed ha fischiato la fine della partita, sancendo di fatto l’eliminazione del Milan dalla Coppa Italia.