Buffon vuole cambiare una regola vecchia di 150 anni: "Così si fanno più gol"
C'è una regola vecchia di quasi 150 anni nel mondo del calcio e ora Gigi Buffon vorrebbe che venisse cambiata. Ovviamente quella dell'ex portiere è solo un'idea, anche perché le decisioni finali di questo tipo spettano solo ed unicamente all'IFAB (International Football Association Board). Quest'organo mette a punto il regolamento che poi Federazioni e società affiliate sono tenute a rispettare.
La riflessione di Buffon riguarda i portieri e lo spazio in cui si muovono: i pali tra cui si trovano sono alti 2.44 metri, hanno una circonferenza di 12 centimetri e sono ugualmente distanti dalle bandierine del calcio d'angolo, sui quali poggia una traversa di 7.32 metri. Secondo l'attuale capo delegazione della Nazionale, però, questo spazio non è più adatto alle esigenze della modernità. E soprattutto non è più adatto se si tiene in considerazione l'altezza dei portieri, molto diversa da quella dei portieri di un secolo e mezzo fa.
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"L'effetto delle dimensioni del portiere lo vedi sui tiri da lontano – ha spiegato Buffon a Tuttosport -. Trent’anni fa ogni cinquanta tiri al massimo si realizzavano una decina di reti. Oggi è tanto se riesci a farne 3. In pratica da lontano è molto più difficile segnare con un portiere di due metri". Poi ha aggiunto: "Quando ho iniziato nel 1998 ero tra i primi cinque giocatori più alti della Serie A. L'anno scorso al Parma in B, ero sempre fra i cinque più alti ma tra tutti calciatori. Che significa? Non si può ignorare la variazione dei valori antropometrici. Forse nel 1875 erano anche eccessivi rispetto alla statura dei portieri di allora, poi c’è stato un lungo periodo in cui erano sostanzialmente giuste. Oggi, invece, a guardare la struttura fisica di certi colleghi un po' mi viene da pensare".
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