Se Jannik Sinner guarda a Nole Djokovic (e a Carlos Alcaraz) con l'obiettivo di superarli e diventare entro il 2024 il nuovo numero 1 del ranking Atp, c'è chi prepara una "sfida in casa" al tennista italiano più forte in circolazione. E' Lorenzo Musetti, talento azzurro che con Sinner ha conquistato la Coppa Davis a dicembre a Malaga e che ambisce addirittura a spodestare il fenomeno di San Candido come dominatore della racchetta nazionale.
Talento e ambizione non gli mancano, anche perché alle spalle ha due grandissimi professionisti: l'ex campione e ct della Nazionale Corrado Barazzutti (ai suoi tempi, considerato oltre che compagno anche 'rivale' se non proprio nemico di Adriano Panatta) e Simone Tartarini. Quest'ultimo, allenatore di Musetti, intervistato da OA Sport esce allo scoperto mettendo nero su bianco i propositi del tennista toscano.
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Una stagione iellata e costellata di infortuni, che Matteo Berrettini vuole chiudere al più presto. Tra chi lo ac..."L'anno di Lorenzo non è stato fallimentare. Ho sentito e letto che si è usato questo aggettivo e non sono affatto d’accordo. Ricordiamoci che a luglio era numero 15 del mondo e comunque ha chiuso da numero 27, ha 21 anni. Sembra quasi sia uscito dai 100". Certo, ammette il coach, ci sono stati alti e di bassi, comprese le sei sconfitte consecutive nel finale di stagione. "Da agosto ha saputo che diventerà padre e non è facile per un ragazzo della sua età. Non vuol essere una scusa, ma è naturale che un minimo di attenzione cali per questo".
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L’anno che verrà, per dirla alla Lucio Dalla, sarà esiziale per Matteo Berrettini. Sarà una s...La collaborazione con Barazzutti, spiega, "sarà di 15 settimane in Europa e quindi ci alterneremo". Musetti si sta allenando a Montecarlo: "Stiamo lavorando tanto sul servizio e sui colpi di inizio gioco. Nel tennis moderno sono aspetti fondamentali perché chi prima riesce ad avere il pallino del gioco, nella maggior parte dei casi, porta a casa il punto". Da migliorare i punti deboli, che sono la confusione tattica e la passività quando non è in fiducia, alla ricerca di maggiore energia e profondità di gioco. In questo senso, l'esempio da seguire è Sinner.
"E' Musetti stesso che vuole avvicinarsi a Jannik e quindi non vale il discorso delle responsabilità - ammette Tartarini -. Lorenzo è intenzionato a salire di livello e quanto sta facendo Sinner è sicuramente uno stimolo in più, ma noi siamo concentrati su quello che dobbiamo fare, senza guardare eccessivamente a cosa stiano facendo gli altri". Secondo Barazzutti, Musetti è un giocatore da top 10. "Quest'anno la nostra attenzione è rivolta essenzialmente al gioco e al miglioramento - conclude l'allenatore -, la classifica è una conseguenza". Tutti avvisati, Jannik compreso.