Sergej Bubka, l'ucraino sotto accusa: "Collaborazionista dei russi"
E' un mito dello sport mondiale, Sergej Bubka. Gloria dell'Unione sovietica prima e della sua Ucraina poi, simbolo per quasi 30 anni della sua stessa disciplina, il salto con l'asta, dominata a suon di record e imprese epiche agli europei, ai Mondiali e soprattutto alle Olimpiadi.
Oggi però sullo Zar, 60 anni compiuti lo scorso 4 dicembre, grava il pesante sospetto di Kiev di essere un "collaborazionista" dei russi. Tonia Mastrobuoni, su Repubblica, sottolinea come il clima nella sua Donetsk sia particolarmente pesante. "Secondo il sito bihus.info, la sua azienda Mont Blanc avrebbe venduto carburante per 10.000 euro agli occupanti russi".
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I servizi segreti ucraini Sbu hanno aperto un'inchiesta sul Bubka imprenditore, con i sospetti che si concentrano per ora sul fratello di Sergej, Vasiliy, direttore delle sei pompe di benzina in Donbass: il capo d'accusa è grave, "assistenza a organizzazione terroristica".
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Le voci sulla famiglia dell'ex primatista del mondo dell'asta girano da mesi, tanto è vero che già a settembre Bubka si era trovato costretto a pubblicare un video in cui rivendicava di aver "sempre lottato per l'Ucraina": "Ora una campagna sta cercando di distruggere la mia reputazione", contrattaccava. Dal 2014, quando era iniziata la guerra tra russi e ucraini nell'Est del paese, "non ho più potuto visitare la mia famiglia e non sono potuto andare neanche ai funerali di mia madre, quest'anno. Io non ho nulla a che fare con alcun business nei territori occupati".
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Il sito d'informazione ucraino è stato minacciato di querela ma ha pubblicato dei documenti che dimostrerebbero le transazioni tra la società di Bubka e i russi. A queste carte si aggiungono le testimonianze di altri atleti ucraini in prima fila contro i russi: "Quando è cominciata la guerra, tutti gli atleti hanno collaborato e hanno aspettato una dichiarazione di Bubka. Era il minimo - ha sottolineato a Politico Yaroslava Mahuchikh, campionessa del mondo in carica di salto in alto -. Scrivemmo una lettera, ma lui non la firmò".