Stefano Pioli, la telefonata che lo ha salvato dall'esonero: Milan nel caos
L'esonero di Stefano Pioli era già apparecchiato, la dirigenza del Milan era sul punto di comunicarlo al tecnico di Parma ma le telefonate intercorse con i giocatori più importanti della rosa hanno congelato tutto.
Dopo il deludente 2-2 (in rimonta) contro la debole Salernitana e l'ennesimo infortunio pesante (a Tomori, che lascia il Diavolo praticamente senza difensori centrali, siamo a quota 30 ko in 4 mesi di stagione, quasi tutti di natura muscolare) la pazienza di patron Gerry Cardinale è finita.
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A salvare l'allenatore artefice dello scudetto del 2022, secondo vari retroscena, sarebbe stata proprio la reazione di molti senatori contrari al cambio in corsa. In ogni caso, salvo ulteriori tracolli, l'addio arriverà a giugno ma l'intenzione sarebbe quella di finire la stagione senza traghettatori.
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Secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, nella giornata di sabato sarebbero intercorse varie telefonate tra il patron di Redbird e l'ad Giorgio Furlani (anche lui dato in bilico, peraltro), nelle ultime ore si parlava di "riflessioni". Dallo spogliatoio, però, non sono arrivate conferme sulla volontà di cambiare.
Gli stessi Leao e Theo Hernandez, i giocatori migliori ma che stanno vivendo un'annata deludente, avrebbero confermato la fiducia nel tecnico. A pesare anche le mancanze di alternative vere a gennaio, esclusa una promozione di Ignazio Abate dalla Primavera. Per giugno, invece, tutto sarebbe più semplice, con Antonio Conte sogno nemmeno troppo proibito.