Milan, un buco da 80 milioni: la peggiore "scoperta" per i rossoneri
Tre italiane agli ottavi di Champions, altrettante nella fase a eliminazione diretta dell’Europa League e una in quella di Conference. Messa giù così, sembrerebbe che il cammino nelle coppe delle sette sorelle sia andato da Dio.
Ma cambiamo il paradigma: l’Inter ha sprecato l’occasione di vincere il girone e si è condannata a un sorteggio infernale, lo stesso che toccherà a Napoli e Lazio, che si sono dimostrate troppo inferiori al Real Madrid e all’Atletico.
E allora, parafrasando Benigni e Troisi, non ci resta che piangere perché il destino delle italiane è già segnato: alle 12 di lunedì 18 dicembre il sorteggio le condannerà a un accoppiamento durissimo. Le prime classificate sono tutte squadre di assoluto livello: Bayern, Real Madrid e Manchester City sono da evitare a ogni costo, Arsenal, Barcellona e Atletico sono appena un gradino sotto, mentre Borussia Dortmund e Real Sociedad sono le più giocabili. L’Inter ovviamente non può prendere gli spagnoli, così come il Napoli il Real e la Lazio l’Atletico. Nei due mesi che ci separano dagli ottavi - che si disputeranno tra il 13 febbraio e il 13 marzoè probabile che Inzaghi ripenserà parecchio al turnover contro il Benfica e la Sociedad che gli è costato il primo posto: avrebbe potuto incontrare una tra Copenaghen, Psv, Lipsia e Porto... Certo, ci sarebbe stata anche la possibilità di pescare il Psg, che però è una squadra disfunzionale e per nulla all’altezza delle migliori.
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BUCO ROSSONERO
E poi c’è il Milan, che per qualcuno ha fatto una “impresa” acciuffando all’ultimo respiro l’Europa League. È più corretto dire che ha salvato la faccia, dopo aver rovinato il cosiddetto “girone infernale” con le sue stesse mani: il Diavolo può solo maledirsi per aver buttato le partite a San Siro con il Borussia e il Newcastle. La vittoria con il Psg e la rimonta in terra inglese stanno lì a dimostrare che i rossoneri potevano tranquillamente raggiungere gli ottavi.
Il danno economico non è da sottovalutare, dato che lo scorso anno grazie alla semifinale erano entrati circa 127 milioni nelle casse. Una cifra che è scesa a 46 in questa stagione: il buco da 80 milioni non potrà essere colmato con l’Europa League, che nel migliore dei casi può portare altri 25 milioni. Inoltre va aggiunta la mancata qualificazione al Mondiale per Club, il torneo del 2025 a 32 squadre che assegna 45 milioni a ogni partecipante e ha un montepremi di oltre 2 miliardi: il Milan si è fatto fuori da solo non superando i gironi, per la gioia della Juve che senza giocare le coppe ha comunque abbastanza punti per raggiungere l’Inter nella nuova ricchissima competizione. Dal punto di vista sportivo l’Europa League può invece essere uno stimolo per un gruppo che si è un po’ smarrito in questa prima parte di stagione. Tra l’altro non è raro che una “retrocessa” vinca il torneo: è già successo 8 volte in 24 edizioni, l’ultima proprio l’anno scorso, con il Siviglia che ha battuto in finale la Roma.
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L’ultimo turno di Champions ha tratteggiato per le nostre squadre uno scenario desolante, ma almeno possiamo consolarci guardando al futuro. L’Italia è tornata al secondo posto nel ranking Uefa stagionale: tradotto, al momento ha un posto in più (5) nella Champions dell’anno prossimo, quella che si rifarà il look con l’eliminazione dei gironi a favore di un formato a campionato. Un risultato che andrà consolidato nei prossimi mesi ma che sembra alla portata, considerando che la Germania prima nel ranking ha una squadra in meno (6 contro 7) rimasta in gioco rispetto all’Italia e all’Inghilterra. Ai tifosi però questo aspetto interessa zero: sono già tutti lì a disperarsi per un sorteggio che non promette nulla di buono.