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Stefano Pioli, "il primo colloquio per il mister": Milan, tsunami in spogliatoio

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L’appuntamento tra Zlatan Ibrahimovic e il Milan è in programma nei oggi, venerdì 15 dicembre, dopo la vittoria sul Newcastle, come rivelato da La Gazzetta dello Sport. Appena tornato al Milan nel ruolo di superconsulente di Gerry Cardinale, lo svedese vuole ora incontrare la squadra, come oggi, quando comincerà la preparazione per Monza-Milan.

Gli obiettivi sono ora il quarto posto e l’Europa League, e sia Pioli sia Leao hanno parlato della possibilità di arrivare in fondo e vincere. Ibra proverà a portare entusiasmo, a un gruppo, a detta di Pioli, al quale “manca positività". Con entusiasmo e serenità il Milan può pensare di prendere distanza sulla quinta in campionato e poi giocarsela da febbraio, andando a Baku e Tolosa con lo stesso spirito di una trasferta al Camp Nou. Ibrahimovic, in questo, può essere un fattore per dare una scossa.

 

 

 

Dal tema infortuni a quello legato al campo
Poi Ibra parlerà del tema-infortuni. I secondi sono sempre stata una iella nelle ultime stagione. Anche in questo avvio dove si è superata quota 25. I rientri nell’ultima settimana di Bennacer, Leao e Okafor sono un buon segno in una situazione tragica. Pioli si è abituato a preparare partite con 13-14 giocatori su cui contare e no, non è normale. Anche a Monza dietro è emergenza totale: Davide Calabria sarà squalificato e dal 1’ toccherà a Jan-Carlo Simic, quasi sicuramente titolare.

 

 

 

Il quadro è che se la percentuale di indisponibili resterà intorno al 5-10%, Pioli potrà variare, scegliere, dare riposo. Altrimenti gestire 23 potenziali partite in 100 giorni, tra il 15 febbraio e il 26 maggio, sarà durissimo. Infine il campo, ovvero il gioco. Il Milan anche a Newcastle ha avuto problemi, subendo l’attacco dei Magpies nel primo tempo per intensità e fisicità. Alcuni giocatori sono stanchi (Reijnders) e altri devono ritrovare continuità ed equilibrio come Loftus-Cheek. Il resto dipenderà dai migliori: Maignan, Theo e Leao.

 

 

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