Volandri da Fazio, "allora sei un cog***e": la verità su Sinner e la Davis

martedì 12 dicembre 2023
Volandri da Fazio, "allora sei un cog***e": la verità su Sinner e la Davis
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Tutti i riflettori dopo il trionfo italiano in Coppa Davis sono stati per Jannik Sinner, autentico trascinatore di una squadra giovane e talentuosa che ha visto protagonisti, a turno, anche Sonego, Musetti, Arnaldi, Bolelli e, sia pure solo da spettatore, Berrettini. Eppure una parte di merito per l'impresa è del capitano, Filippo Volandri, ex numero uno del tennis italiano in tempi di magra, a cavallo tra anni Zero e Dieci, e oggi allenatore. 

Ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa (sul Nove hanno un buon feeling con la racchetta, viste le interviste a caldo a Djokovic dopo le Atp Finals di Torino e allo steso Jannik, a Malaga), "Filo" ha ripercorso l'entusiasmante esperienza: "Sono stati giorni davvero duri, questi ragazzi si sono resi disponibili sempre, per giocare sia nel singolare che nel doppio. Quando ho accettato questo incarico ho detto che lo avrei voluto per almeno cinque anni per costruire una squadra, le cose sono andate anche meglio".

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La crescita del gruppo è stata esponenziale: "Sono arrivato che Berrettini già era protagonista mentre Musetti e Sinner stavano crescendo. Ora c'è anche Arnaldi che ha fatto un gran lavoro alle Finali ed è in crescita. Scelte? È complicato farle, siamo dinanzi a scelte molto complicate. Il lavoro però è stato fatto prima, ho lavorato in primis sulle disponibilità: a ognuno di loro a prescindere dal ruolo nel singolare oppure nel doppio. Poi ormai ci stiamo avvicinando un po' al calcio: se metti uno e vinci hai ragione, se metti l'altro e perdi sei un co***e". 

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Al di là delle battute (amare) resta l'infinita soddisfazione di aver portato a casa la sacra Insalatiera, 47 anni dopo la prima volta a Santiago del Cile. "Ci siamo resi conto di quello che abbiamo fatto quando siamo rientrati in Italia, abbiamo raggiunto un risultato straordinario dopo ben 47 anni. Entri nei treni e sugli aerei e ti ricordi che tutti quanti hanno visto le nostre sfide, l'hanno vista ovunque".

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