Adriano Panatta, il rivale di Jannik Sinner? "Chi sarà": un nome a sorpresa
Non deve stare attento a Nole Djokovic. Il vero rischio per Jannik Sinner, spiega Adriano Panatta in una lunga intervista sul Riformista, viene dagli Stati Uniti. Il suo nome è Ben Shelton.
Il grande pubblico forse ancora non lo conosce ma gli addetti ai lavori hanno già avuto modo di inquadrarlo: Shelton, nato ad Atlanta 21 anni fa, ha raggiunto nel 2023 la semifinale agli US Open "in casa" e i quarti agli Australian Open, raggiungendo la posizione numero 15 del ranking Atp a ottobre. Non è ancora un big, insomma, ma ha tutto per diventarlo nel giro di qualche mese.
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"A parte Sinner - spiega Panatta analizzando il momento d'oro del tennis italiano -, abbiamo avuto Berrettini in finale a Wimbledon che ha giocato nei primi dieci, prima avevamo Fognini che era molto forte e che come talento puro forse era il migliore, ma anche Musetti, Sonego, Arnaldi...". Protagonisti, questi ultimi, dell'entusiasmante cavalcata in Coppa Davis insieme al fenomeno di San Candido.
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La domanda però è la classica: fin dove può arrivare Jannik? "Intanto è già arrivato molto avanti, è nei primi quattro del mondo per cui può solamente migliorare - premette Panatta -. Io penso che lui abbia tutte le qualità per diventare numero uno, poi se ci arriva l’anno prossimo o fra due, tre anni ormai è lì, è tra i papabili diciamo. Poi in questo momento Djokovic è come se fosse Highlander, ma dovrà smettere anche lui. Credo che nei prossimi anni Sinner se la giocherà con Alcaraz, Rune e Shelton, quest’americano emergente che secondo me è molto forte, sono quattro giovani di grande talento che penso avranno il predominio dei tornei internazionali, sicuramente". E occhio alle sorprese, sempre dietro l'angolo.