Novak Djokovic, il sorpasso di Sinner: è finita davvero, la data storica
Chi pensa che questo fine 2023 sia stato il mese di grazia di Jannik Sinner forse sbaglia e sottovaluta il 21enne di San Candido. Già, perché l'ormai ex baby prodigio del tennis italiano si è trasformato definitivamente in un fenomeno del circuito Atp e ora punta dichiaratamente al primo posto nel ranking mondiale. E l'attuale numero 1 Nole Djokovic potrebbe già aver cerchiato in rosso sul calendario la data del possibile sorpasso.
La prima avvisaglia del fatto che Sinner sia in grado ormai di battagliare ad armi pari con il serbo, insieme a Roger Federer e Rafa Nadal autentica leggenda della racchetta mondiale e dominatore degli ultimi 20 anni di questo sport, è arrivata nella gara di qualificazione vinta dall'azzurro alle Atp Finals di Torino.
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La "vendetta" di Nole, che ha vinto con autorevolezza la finale del PalaAlpitour, è stata soltanto una battuta d'arresto, perché pochi giorni dopo è arrivata la clamorosa impresa di Jannik nel singolo della semifinale di Coppa Davis, quando dopo aver annullato a Djokovic 3 palle match ha scritto la storia trascinando gli azzurri alla vittoria contro la Serbia, doppio compreso, prima del trionfo finale contro l'Australia.
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E ora? Sinner attualmente è quarto nel ranking Atp con 6.490 punti, dietro a Djokovic (11.245 punti), allo spagnolo Carlos Alcaraz (8.555 punti per l'altro talento generazionale che ha pubblicamente annunciato l'intenzione di buttare giù dalla torre l'intoccabile Novak) e al russo Daniil Medvedev (7.600 punti), anche lui ormai ex bestia nera dell'italiano.
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Come ricorda anche il Giornale.it, il regolamento prevede che ad ogni torneo vengano assegnati dei punti che aumentano man mano che il tennista si avvicina alla finale e vince. La vittoria in ognuno dei quattro Slam (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e Flushing Meadows) vale fino a duemila punti in più, le Atp Finals valgono fino a 1.500 punti, gli Atp mille mille punti, senza contare i vari tornei "minori" Atp 500 e 250.
La classifica tiene conto delle ultime 52 settimane, quindi se ai prossimi Australian Open Sinner dovesse fare meglio degli ottavi raggiunti nel 2023 (sconfitto da Tsitsipas) il suo punteggio aumenterà automaticamente. Al contrario, se dovesse uscire prima degli ottavi gli verrebbero tolti dei punti. A giudicare dalla crescita costante e straordinaria di Sinner a livello tecnico, fisico, tattico/strategico e soprattutto mentale e psicologico, insomma, la scalata al primo successo negli Slam e al primo posto appare solo "questione di tempo", come suggerito anche dall'ex gloria azzurra Adriano Panatta, secondo cui per la prima volta ora Djokovic (senza più Federer e Nadal intorno) "ha paura".
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Sinner, ha spiegato il capitano azzurro Filippo Volandri, sta lavorando "per portare a casa più di uno Slam, diventare numero 1 e rimanerci. Ma non dipende solo da lui, ci sono gli Alcaraz, i Rune che vogliono pure arrivare lassù, c'è sempre Djokovic che ha una qualità straordinaria. Ma è questione di tempo". Appunto. Il sorpasso, dunque, si giocherà già nella prima metà della prossima stagione, dove Jannik ha buone speranze di fare meglio rispetto al 2023 quando la crescita esponenziale è arrivata solo da settembre in poi. Sul conto di Djokovic, al di là dei contraccolpi psicologici, forse inizierà a pesare anche la tenuta legata all'età, 37 anni. Anagraficamente, quasi il papà dei suoi giovanissimi rivali. E nei super tornei al meglio dei 5 set potrebbe iniziare a contare parecchio.