Jannik Sinner, "la Davis per lei": commuove l'Italia
Ha fatto innamorare tutti a Torino (anche i meno appassionati di tennis) con le sue giocate che lo hanno fatto arrivare in finale contro Novak Djokovic. Questo weekend, però, Jannik Sinner è entrato nella storia della Coppa Davis, battendo 2-0 De Minaur e bissando il successo di Matteo Arnaldi contro Alexei Popyrin (2-1). L’Italia ha rivinto il trofeo dopo 47 anni di assenza, da quell’ultima volta con in campo Adriano Panatta, Paolo Bertolucci e Nicola Pietrangeli come capitano.
Con l’adrenalina a mille, l’altoatesino si è goduto la vittoria, è arrivato in conferenza stampa mangiando una mela e ha dedicato il successo a una persona speciale. In particolare Tathiana Garbin, la capitana della Nazionale femminile, che proprio oggi, lunedì 27 novembre, subirà il secondo intervento chirurgico per combattere un tumore raro, annunciato al termine della finale di Billie Jean King Cup persa col Canada.
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Sinner: “Vittoria per Tathiana, saremo tutti con lei”
“Domani (lunedì 27 novembre, ndr) è un giorno importante per Tathiana, speriamo che questa vittoria le possa dare forza - ha detto Sinner dopo la finale di Coppa Davis, ancora con l’adrenalina a mille per la vittoria - Saremo tutti con lei. Qua si parla di vincere la Coppa Davis, sì, che è bello, si fa la storia e siamo tutti contenti. Ma quello che conta nella vita è totalmente qualcos'altro. Dobbiamo sentirci molto fortunati di essere in questa posizione in cui siamo e saremo tutti con lei”. Parole poi condivise dall’allenatore italiano in questa Coppa Davis: Filippo Volandri.
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La malattia di Garbin: “Capita a una persona su un milione”
Garbin, 46 anni, aveva annunciato il tumore dopo la finale di Billie Jean King Cup persa col Canada. Operata una prima volta per questo raro tumore a ottobre, lunedì si sottoporrà alla seconda operazione: "Mi hanno detto gli specialisti che capita a una persona su un milione – aveva raccontato – Si sviluppa dall'appendice, poi nel mio caso si è esteso. Mi sono operata subito, non c'era tempo da perdere. Proprio domenica (il 12 novembre, ndr), mentre giocavamo la finale, è stato un mese dall'intervento. Sono una donna fortunata, ho accanto persone che mi vogliono bene, so che non sono da sola”. Ora l’Italia del tennis è tutta con lei.