Novak Djokovic "è sparito": il mistero dopo il match con Sinner
Si torna a Torino, teatro degli Atp Finals, il "Torneo dei maestri" dove il nostro Jannik Sinner si è arreso soltanto in finale a un immenso Novak Djokovic. Un torneo che per l'altoatesino è quasi una consacrazione, mentre per il serbo è stata l'ennesima conferma: settimo sigillo ai Master per un tennista inarrivabile. Già, perché la versione mostrata domenica sera in campo con Sinner era di quelle semplicemente impareggiabili. Così, non lo si batte. Anche se Jannik nei gironi, per la prima volta in carriera, il numero 1 al mondo lo aveva battuto.
Ma si diceva: si torna a Torino per un curioso retroscena su quanto accaduto nei giorni infiammati del Pala Alpitour. A darne conto è Goran Ivanisevic, coach di Nole, il quale si è sbottonato in conferenza stampa: "Non è facile parlarci quando perde - ha premesso riferendo al ko di Djokovic nel girone nel match con Sinner -. Martedì sera la partita è finita tardi, mercoledì non l'abbiamo visto per tutto il giorno e fino a giovedì non sapevamo cosa stesse succedendo. Eravamo negli spogliatoi e non sapevamo se saremmo dovuti tornare a casa o se dovevamo andare a fare un allenamento di riscaldamento perché giocava con Hurkacz. Eravamo seduti, aspettavamo e finalmente abbiamo scoperto che avrebbe giocato", ha aggiunto.
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Insomma, dopo essere stato battuto da Sinner, Nole si era dato alla macchia: irrintracciabile. Probabilmente il serbo ha smaltito la rabbia, la delusione. E ha svoltato: prima con Carlos Alcaraz e poi con Sinner in finale, infatti, ha giocato un tennis celestiale. Aggiunge Ivanisevic: "Una volta qualificato per la semifinale è cambiato. Sabato l'ho visto nei suoi occhi, come si avvicinava allo spogliatoio, come si allenava. Nel primo punto con Alcaraz alzava già il pugno. Nei suoi occhi si vedeva il suo cambio di mentalità. Stava giocando per vincere il torneo e quando il vero Djokovic è in campo, in quel momento non c'è nessuno che possa batterlo", conclude il coach. Oggettivamente, difficilissimo smentirlo.
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