Mazzarri a Napoli, le sue prime parole: cala il gelo
Le prime parole di Walter Mazzarri da allenatore del Napoli? "Sono stanco, sono due giorni che non dormo...". Una battuta, quella del tecnico livornese tornato sulla panchina degli azzurri a 10 anni dall'ultima esperienza.
Raggiunto da un giornalista di CalcioNapoli24, il tecnico livornese ha risposto con un sorriso alla domanda di rito, "sensazioni?". "Sono stanco, sono due giorni che non dormo". "Ora Castelvolturno?". "Certo ha confermato l'ex allenatore di Reggina, Sampdoria e Inter - ora però basta". E via verso il centro tecnico dei partenopei. La stanchezza è comprensibile: Aurelio De Laurentiis ha accelerato subito dopo la decisione di esonerare il francese Rudi Garcia, restringendo in poche ore le alternative a due soli nomi: Igor Tudor e, appunto, Mazzarri.
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Il croato avrebbe forse dato maggiori garanzie in ottica 2024, ma alla fine ha prevalso la volontà di ADL di puntare in estate a un big: Antonio Conte, già contattato qualche settimana fa, è ovviamente il primo della lista. Mazzarri, invece, si è accontentato di un contratto fino a giugno, poi si vedrà. Un traghettatore perfetto, perché ha esperienza in Serie A (anche se dopo gli ottimi anni a Genova e a Napoli, ha fallito con l'Inter, non convinto del tutto al Torino e l'ultima esperienza, con il Cagliari nel 2021/22, è terminata con un esonero) e soprattutto conosce alla perfezione l'ambiente azzurro, dove dal 2009 al 2013 ha vinto una Coppia Italia e riportato il club in Champions League, conducendolo stabilmente nelle prime posizioni in campionato anche grazie a un tridente ancora amatissimo dai tifosi, quello composto da Marekiaro Hamsik, il Pocho Lavezzi e il Matador Cavani. Una filastrocca magica mandata a memoria, sotto al Vesuvio.
Ora la rosa è sicuramente più forze del suo primo Napoli, ma si tratta di ricostruirla tatticamente e soprattutto spiritualmente, risollevarla dopo i fasti dello scudetto targato Spalletti. L'obiettivo, alla portata, è condurre la squadra nei primi quattro posti, passare il turno in Champions (quasi fatta) e fare più strada possibile in Europa. Tutto quello che verrà in più sarà una lieta sorpresa, e chissà che non contribuisca a portare nuove sorprese. per il Napoli e per Mazzarri.