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Claudio Lotito, "la proposta di Berlusconi": Lazio, come inizia tutto

Fabrizio Biasin
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Il giorno dopo la bella e importantissima vittoria della sua Lazio contro il Feyenoord, patron Claudio Lotito si confessa a Radio Serie A. E uno: «Sono tifoso della Lazio da quando avevo 5 anni». E due: «La sfida di salvare la Lazio mi venne proposta da Berlusconi, persona che stimavo molto perché aveva la capacità di capire le cose in anticipo».

 

 

E tre: «Sarebbe stato per me più facile acquisire la Lazio in fase fallimentare, io invece mi sono fatto carico dei debiti, poi applicai una legge dello Stato già esistente e non creata apposta per me come venne detto». E quattro: «Ci tengo a sottolineare che sono l’unico contribuente in Italia che ha sempre pagato ogni rata in anticipo». E cinque: «Io sono stato uno dei primi che ha cercato di coniugare i risultati positivi con una sana gestione». E sei: «Dopo Lotito, ci sarà Lotito? Sì, Enrico è già entrato nel sistema, si occupa del settore giovanile, lavorando alacremente e con dedizione».

 

E sette: «Immobile è il nostro capitano, c’è un rapporto oserei dire famigliare con lui, da parte mia e della società che rappresento non c’è nessun intendimento di alienarlo. Che lui possa andare in Arabia per me è una sorpresa». E otto: «Sarri è un grande insegnante di calcio, non abbiamo mai litigato». E nove: «Il derby è un campionato nel campionato, il suo risultato condiziona l’andamento successivo». E dieci e lode.

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