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Lorenzo Colombo, un altro caso... al Milan: l'ultimo clamoroso errore dei rossoneri

Leonardo Iannacci
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Il day-after ha fatto ancora più male in casa Milan, diventando paradossale e maligno al tempo stesso. I fischi del Meazza erano ancora assordanti nelle orecchie di Pioli e dei giocatori, molti dei quali hanno dormito malissimo dopo lo straziante 0-1 interno contro l’Udinese.

Più o meno alla stessa ora, il Monza è sceso in campo a Verona per dare sostanza alla sua classifica e testare la pericolosità offensiva delle proprie punte perché, nel calcio, segnare aiuta a sognare. E che ti succede? Che un ragazzo di proprietà del Milan, ora al centro dell’attacco brianzolo, ne segna due e tramortisce l’Hellas, avviando il sontuoso 3-1 ottenuto dal sempre più sorprendente Monza di Palladino. Una zuccata di Caldirola e un inutile golletto della bandiera di Folorunsho hanno chiuso il discorso allo stadio vero nese.

Con questa doppietta Lorenzo Colombo, di lui parliamo, nato a Vimercate 21 anni fa sotto il segno dei Pesci, è assurto a uomo sorpresa di questa domenica arrivata dopo la disastrosa partita del Milan di sabato. Di proprietà del club rossonero, questo “nove” classico è stato ceduto in estate per la terza volta in prestito, dopo l’annata passata a Ferrara (34 presenze e 6 gol) e quella a Lecce (33 e 5). Scelta per consentirgli di fare esperienza e mettere su muscoli in aree dove i difensori non fanno mai sconti. Titolare fisso dell’Under 21 azzurra, Colombo aveva debuttato nel 2020 con la maglia della sua squadra del cuore e nella quale ha fatto tutta la trafila giovanile, ovvero il Milan, ma non ha mai trovato posto nel roster rossonero negli ultimi anni. Il vero motivo sfugge a molti e sabato sera i tifosi lo hanno mostrato.

GRAVI MANCANZE
Si sta dimostrando, difatti, una scelta assurda quella dei dirigenti e dello stesso Pioli, soprattutto perla conclamata scarsità di centravanti di ruolo, Giroud a parte che però ha 37 anni. Sabato sera si è visto come Jovic non sia certo da Milan mentre Okafor sta deludendo assai. Quindi il reparto langue e i gol non arrivano. Per queste gravi mancanze i sonori fischi dei tifosi che reclamavano proprio Colombo quale possibile rinforzo del derelitto reparto rossonero, sono parsi più che giustificati e solenni. Ieri paradossale e maligna per Pioli, è arrivata questa doppietta del ragazzo in quel di Verona. E che doppietta: il primo gol è arrivato dopo un’azione in verticale con palla recuperata da Gagliardini e consegnata a Colpani che ha fornito l’assist per la prima, bella rete di Colombo.

Poi lo stesso Lorenzo, a un quarto d’ora dalla fine, ha dribblato un paio di uomini e con una staffilata di sinistro ha spedito la palla all’angolino, beffando nuovamente Montipò. Due missili che hanno generato sicuramente rabbia in chi ha fatto le scelte estive nel Milan.

Colombo, alla fine, non ha pensato alla squadra che detiene il che per il terzo anno mollato in postati, non suo cartellino e consecutivo l’ha credendo in lui: «La prima doppietta in A la dedico alla mia ragazza, alla mia famiglia, al mio mental coach e a tutte le persone che credono tanto in me». Nessun accenno al Milan, soltanto pensieri e parole per questo Monza che è salito a quota 16 punti in classifica e si avvia a ricalcare lo scorso, esaltante campionato. Con un occhio all’Europa? «Ci piace sognare, perché no? Prepariamo le partite in settimana con questo spirito. Soltanto così possiamo trovare altri punti importanti», dice Colombo. Nel frattempo, in casa Milan, stanno sfogliando molti dizionari al significato della parola “rimpianti”.

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