Roma, è rimonta: due minuti per ribaltare il Lecce
Due minuti per ribaltare il Lecce e passare dall'inferno al paradiso. A un passo dal baratro, la Roma confeziona una rimonta ormai insperata in pieno recupero e torna a correre in campionato dopo lo stop con l'Inter. Nel giorno del ritorno in campo di Paulo Dybala sono le zampate di Azmoun e Lukaku, a segno al 92' e al 94, a far gioire il popolo giallorosso e a punire sul gong un Lecce generoso e gagliardo, a un passo dal fare bottino pieno dopo la zampata di Almqvist a metà ripresa. Alla delusione dei salentini fa da contraltare l'euforia dei ragazzi di Mourinho, che restano a contatto dalla zona Europa e si presentano nel migliore dei modi al derby del prossimo weekend con la Lazio, scavalcata in classifica al termine di 90 minuti che sembravano stregati per i padroni di casa, che hanno fatto incetta di occasioni - complice un rigore sbagliato in avvio da Lukaku, il primo in Serie A per il belga - ma sono riusciti a sfondare il muro eretto da Falcone solo in pieno recupero.
Mourinho recupera la Joya e butta subito nella mischia l'argentino, che torna a fare coppia con Lukaku. Dentro in mezzo al campo anche Aouar, sulla corsia mancina agisce invece El Shaarawy per una Roma a trazione anteriore. L'avvio intraprendente dei giallorossi sorprende il Lecce, che rischia di capitolare dopo pochi secondi, quando Baschirotto intercetta con la mano il tiro verso la porta di Dybala. Dal dischetto però Falcone si supera e ipnotizza Lukaku, tenendo a galla gli ospiti. La Roma non accusa il colpo, continua a fare il suo gioco tenendo il baricentro alto. Falcone però si supera anche sul tiro a giro di Aouar, mentre poco dopo può solo osservare il bolide di Dybala, bravo a liberarsi per il tiro dopo un elegante sombrero, finire a lato di un soffio.
Nella ripresa la partita si accende, anche perché il Lecce inizia a uscire dal guscio: Pongracic dopo una bella serpentina in area non trova la forza per concludere come si deve verso Rui Patricio, sul fronte opposto immediato contropiede sull'asse El Shaarawy-Lukaku, murato ancora una volta da uno splendido Falcone. La gara è aperta, il gol è nell'aria e arriva al 27', ma a segnarlo a sorpresa è il Lecce: Banda si libera di Mancini e vince il contrasto con Llorente, la palla finisce ad Almqvist che di prima 'fredda' Rui Patricio. Mourinho ribalta il suo undici e si gioca il tutto per tutto inserendo Azmoun e Belotti per una Roma in campo con quattro punte contemporaneamente. I pugliesi però tengono e rischiano poco, anzi sciupano il match-point con un diagonale di Strezza a lato di pochissimo. Un errore che gli ospiti pagano a caro prezzo, perché nel recupero ancora una volta i giallorossi ribaltano tutto con le gemme di Azmoun e Lukaku che trasformano in una bolgia l'Olimpico per un finale incredibile.