Serie A, Salernitana ko con Raspadori ed Elmas, il Napoli vince il derby e sale al 4° posto
Sotto il cielo di Napoli si torna a sorridere e a sognare. La squadra, schierata in formula scudetto con Anguissa e Lobotka a ricostruire a centrocampo con Zielinski il trio delle meraviglie di una stagione fa, non perdona. E in quello stadio che la scorsa primavera gli negò la festa anticipata del tricolore, piega la Salernitana con un 2-0 che va fin troppo stretto alla squadra di Garcia. Troppa la superiorità tecnica mostrata all''Arechi' dai partenopei che solo nel finale hanno chiuso un match mai in discussione. Al 13' Raspadori, sempre ispirato, porta in vantaggio il Napoli che chiude i conti all'82' con Elmas dopo aver fallito almeno una manciata d occasioni per mettere al sicuro il risultato. Sono tre punti pesanti che permettono ai campioni d'Italia si tenere la scia delle tre in testa ma soprattutto è una vittoria che restituisce fiducia ad un gruppo capace di ritrovare costanza di rendimento oltre che un gioco fluido. Kvaratskhelia prosegue nella sua costante rinascita, Raspadori non fa rimpiangere l'assenza di Osimhen, gli uomini della panchina si fanno sempre trovare pronti nei momenti importanti ma soprattutto è il centrocampo a suonare quegli stessi spartiti che avevano fatto innamorare i tifosi la scorsa stagione. Il Napoli viaggia radioso e lancia messaggi chiari mentre per la Salernitana c'è un altro ko, il secondo consecutivo per Pippo Inzaghi che dopo tre giornate alla guida dei granata non è ancora riuscito a trovare la quadra: molto coraggio, tanto sacrificio ma in attacco c'è scarsa lucidità e poche soluzioni.
Garcia cambia pochissimo rispetto alle ultime uscite, il trio di centrocampo resta quello formato da Anguissa, Lobotka e Zielinski.
Assente ancora Osimhen spazio a Raspadori tra Politano e Kvaratskhelia. Nella Salernitana Filippo Inzaghi conferma invece la difesa a quattro ma inserisce Mazzocchi e Bradaric sulle fasce con Fazio e Pirola nella zona centrale, sulla trequarti Tchouna con Candreva e Dia alle spalle dell'unica punta Ikwuemesi. Avvio con gran ritmo soprattutto da parte del Napoli che giocando in velocità e spesso di prima, mette in difficoltà la Salernitana, impegnata a trovare stabilità sul possesso palla. La squadra di Inzaghi fa pressing con ordine per cercare di soffocare il centrocampo avversario ma spesso si trova a rincorrere i partenopei che con il passare dei minuti alzano il baricentro grazie alla qualità dei suoi interpreti.
Il primo squillo è di Raspadori che al 6' su passaggio di Politano, conclude centralmente un rasoterra di destro. La Salernitana ci mette e grinta e coraggio, appare in controllo ma contro un Napoli così, serve la massima attenzione perchè ogni sbavatura costa cara. E al 12' finisce per pagare una eccessiva confidenza nei pressi della propria area. La squadra granata si fa scippare il pallone da Lobotka che dal limite serve alla sua destra Raspadori che ha tutto il tempo di posizionare la palla sul destro e concludere incrociando verso il lato opposto.
La Salernitana cerca di reagire in fretta ma lo fa con eccessiva frenesia. I suoi tentativi per farsi pericolosa si riducono ad una manciata di occasioni. A fare la differenza è la qualità mostrata da un Napoli ben organizzato, che nel corso della prima frazione sfiora il raddoppio più volte. Al 16' serve il miglior Ochoa per respingere un sinistro all'incrocio di Politano e lo stesso numero uno messicano nel finale è decisivo deviando un tiro di Raspadori che si stava infilando nell'angolo basso.
Nella ripresa la Salernitana aumenta il pressing e tiene la linea difensiva più alta cercando di togliere riferimenti al Napoli, soluzione che lo espone a diversi rischi. Il coraggio infatti nel cercare di acciuffare il pareggio consente ai partenopei di colpire in spazio aperto. E le chance di raddoppio per gli uomini di Garcia si moltiplicano: Politano al 49' prima colpisce il palo esterno e al 58' si fa respingere da Pirola una conclusione dal limite, poi ci pensa Ochoa al 61' a bloccare in tuffo un destro all'incrocio di Zielinski.
La Salernitana è stordita, pur restando in partita fatica a contenere un Napoli vivace, rapido cui manca solo il killer instict. Inzaghi, che subisce un ammonizione, si affida alla panchina contando su forze fresche, Garcia fa rientrare Raspadori e Kvatatskhelia, i migliori in campo, concveddno spazio e minuti a Simeone ed Elmas pensando anche alla prossima sfida di Champions contro l'Union Berlino. Cambi indovinati. Proprio Elmas all'82' con una splendida azione personale conclude con un tiro a giro poco fuori dall'area e fa centro chiudendo i conti e smettendo di lasciare in bilico una sfida che il Napoli non ha mai rischiato di farsi sfuggire di mano.