Calcio, Youcef Atal del Nizza esulta per le stragi di Hamas? Fa una brutta fine
Il conflitto in Medio Oriente, oltre a imperversare nei talk show politici, è già sbarcato nel mondo del calcio. Basti pensare ai fischi per il minuto di silenzio dedicato alle vittime israeliane nel corso di Inghilterra Italia, giocata nel prestigioso stadio Wembley. O, ancora, a Karim Benzema, accusato dal governo francese di essere molto vicino ai Fratelli Musulmani, un'organizzazione terroristica di matrice islamica. E, sempre in Francia, è arrivata una condanna severissima nei confronti di un calciatore del Nizza. Come riporta l'Associated Press, Youcef Atal, difensore di nazionalità algerina, è stato squalificato per ben sette partite per aver condiviso un post sui social dove mostrava il proprio sostegno alla causa palestinese.
A dire il vero, come riporta Sky Sport, il post condiviso dal calciatore su Instagram era riconducibile a un predicatore che incitava all'odio verso Israele dopo l'attacco terroristico di Hamas dello scorso 7 ottobre. Il Consiglio nazionale etico della Federcalcio francese aveva poi investito del caso la commissione disciplinare della Lega che ha fatto partire lo stop dallo scorso 31 ottobre. Atal, 27 anni, era già stato sospeso a tempo indeterminato dal club della Costa d'Azzurra lo scorso 18 ottobre. E la procura di Nizza ha aperto l'indagine per "apologia di terrorismo" e "incitamento all'odio o alla violenza sulla base di una specifica religione", reputando il messaggio del calciatore antisemita.
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Il nazionale algerino aveva eliminato il post e si era scusato dicendosi "consapevole" di aver "sconvolto molte persone" e che non era sua intenzione. "Condanno fermamente tutte le forme di violenza, in qualsiasi parte del mondo, e sostengo tutte le vittime", aveva aggiunto, "non sosterrò mai un messaggio di odio. La pace è un ideale in cui credo fermamente".
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