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Milan, scoppia l'inferno dopo il Psg. Calabria: "Chi non ci crede stia a casa"

Roberto Tortora
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La rovinosa sconfitta del Milan al Parco dei Principi, 3-0 contro il Paris Saint-Germain, ha complicato e non poco il cammino dei rossoneri verso gli ottavi di finale ed è il secondo k.o. pesante contro una grande squadra, dopo la manita subìta nel derby della Madonnina (5-1). Risultati che minano le certezze di un Diavolo grande con le piccole e piccolo con i grandi. A complicare ancor di più il clima teso dello spogliatoio le dichiarazioni post-partita del capitano, Davide Calabria, che ha accusato alcuni compagni di scarso impegno e mancanza di motivazione, soprattutto nel cammino europeo.

Queste le parole del numero 2 rossonero: “C’è rammarico per le prime due partite, dove potevamo fare più punti. Oggi hanno dimostrato di essere più forti di noi. Noi non stiamo finalizzando le occasioni, loro hanno un fenomeno che al primo tiro fa gol. Un giocatore come Mbappé fa la differenza. Il risultato – commenta amaro Calabria - fa arrabbiare, perché sinceramente una squadra come la nostra non può perdere 3-0. Come ad esempio è accaduto nel secondo gol dobbiamo stare più attenti, sul calcio d’angolo dovevamo essere già lì. Tutto dobbiamo cambiare, nelle prime due partite di Champions dovevamo fare punti, oggi no, lavoriamo tutti i giorni a Milanello a farci il c**o per giocare queste partite e se vogliamo fare come l’anno scorso dobbiamo crederci fino alla fine. Non è finita – il giudizio del capitano del Diavolo è netto - ce la giocheremo e sicuramente è difficile, ma chi non ci crede può stare a casa".

 

 



A queste parole al veleno, però, non è seguito l’appoggio del suo allenatore, Stefano Pioli che, anzi, ha bacchettato il suo capitano: “Spesso noi perdiamo lucidità nel dopo partita analizzando queste gare. Non possiamo dire che non abbiamo fatto le cose preparate durante la settimana, poi è chiaro che va sviluppato con un livello di qualità diverso. Ha sbagliato, non c'è nessuno che lavora a Milanello con poca attenzione – ci va giù dritto Pioli - o poca disponibilità. Ma nel post-partita capita di dire certe cose". Cosa si diranno, quindi, oggi a Milanello non solo i due, ma tutta la squadra? Domenica si va a Napoli, perdere ancora alimenterebbe un incendio che, per ora, è ancora domabile.

 

 

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